L'AMICHEVOLE

Amichevoli: buon Milan a Valencia, ma i rigori premiano gli spagnoli

I rossoneri creano le occasioni più pericolose al Mestalla, ma non sbloccano lo 0-0: ottima prestazione di Brahim Díaz, un po' più in ombra il subentrato Giroud rispetto a Nizza

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La seconda trasferta consecutiva in ambito internazionale per il Milan finisce con un secondo pareggio. Dopo l'1-1 a Nizza, questa volta finisce 0-0, poi la lotteria dei rigori premia il Valencia (5-3): fatale l'errore di Krunic. Buona prestazione al Mestalla da parte dei rossoneri, che creano diverse occasioni, ispirate soprattutto da un attivissimo Brahim Diaz. Resta a secco stavolta Giroud, nuovamente subentrato nel secondo tempo.
 

Getty Images

Al Mestalla arriva il secondo pareggio di fila per il Milan in un’amichevole internazionale; a differenza, però, dell’1-1 a Nizza, questa volta sono i tiri di rigore a dovere attribuire la vittoria a una delle due squadre in campo per assegnare il Trofeo Naranja, che viene aggiudicato dal Valencia, al termine dello 0-0 nei tempi regolamentari.

Al 4’ Daniel Maldini prova il destro ad effetto su punizione dai venti metri: l’idea è buona ma la conclusione termina un paio di metri fuori al lato della porta spagnola. Brahim Díaz rimane a terra per una botta alla testa; dopo di che rientra in campo e dimostra subito di essersi ripreso. Parte infatti centralmente, seminando due avversari e servendo perfettamente Castillejo liberissimo in area di rigore: il mancino dello spagnolo è però debolissimo e c’è la parata facile di Mamardashvili. I padroni di casa sfruttano in contropiede lo spazio lasciato libero da Conti sulla destra: Cheryschev s’invola verso l’area partendo da sinistra, ma il suo destro viene respinto da Maignan. Sul fronte opposto, Díaz si dimostra ancora pimpante: dopo un’azione personale, l’ex Real Madrid serve sulla corsa Ballo-Touré, il cui sinistro in scivolata finisce di poco alto sopra la traversa. Poco prima dell’intervallo, sul bel lancio di Tomori, viene annullata una rete a Leao per un suo fuorigioco inesistente.

Pioli rivoluziona la formazione, inserendo Tatarusanu, Saelemaekers, Gabbia, Krunic e Kalulu al posto di Maignan, Maldini, Tomori, Tonali e Romagnoli. Il secondo portiere del Milan è subito costretto a ribattere il tiro di Correa, il cui inserimento era stato favorito da un’incomprensione difensiva di Gabbia e Ballo-Touré. Una prodezza di Mamardashvili sulla conclusione a botta sicura nell’angolino di Brahim Díaz tiene il risultato sullo 0-0. Altra girandola di cambi al 61’: Theo Hernandez, Calabria, Rebic e Giroud rilevano rispettivamente Ballo-Tourè, Conti, Díaz e Leao. I due attaccanti subentrati fanno fatica a pungere, eccezion fatta per una girata aerea centrale del croato. Episodio “curioso” nel finale di match: fallo bruttissimo proprio di Rebic su Gayà, il quale reagisce, trascinandosi ancora a terra, con un testa a testa con l’ex Eintracht Francoforte: ne nasce una mini-rissa con tutti i giocatori attorno al capitano del Valencia. Tutto si risolve con l’ammonizione per Krunic e le sue scuse all’avversario. Il Valencia s’imporrà poi nella ‘lotteria’ non sbagliando un colpo con Vallejo, Gomez, Guedes, Esquerdo e Hugo Guillamón; per gli uomini di Pioli inutili le trasformazioni di Giroud, Calabria e Rebic, stante l’errore decisivo di Krunic (tiro fuori) nel terzo giro dei tiri di rigore. Finisce 5-3.

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