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Chi è Alessandro Longoni: classe 2008, titolare nella Primavera del Milan e già convocato nel Milan Futuro
di Stefano FioreLe prodezze tra i pali che hanno garantito all'Italia Under 17 la medaglia di bronzo ai Mondiali hanno acceso i riflettori su un nome che, a Milanello, è già considerato una certezza per il domani soprattutto oggi che il futuro di Mike Maignan al Milan è incerto: Alessandro Longoni.
Nato a Como il 31 gennaio 2008, Longoni non ha ancora raggiunto la maggiore età, ma vanta già un curriculum di tutto rispetto. La sua casa calcistica è il Milan, club dove è cresciuto e dove attualmente ricopre il ruolo di titolare nella formazione Primavera. Sotto la guida tecnica di Giovanni Renna, il diciassettenne ha trovato continuità e fiducia, difendendo la porta rossonera fino alla vigilia della partenza per il Qatar (l'ultima apparizione in campionato risale al netto successo per 7-2 contro il Cesena a fine ottobre).
La stima della società nei suoi confronti è testimoniata da un passaggio chiave avvenuto all'inizio di questa stagione. Prima di vestire l'azzurro al Mondiale, Longoni ha già assaporato l'atmosfera del professionismo. A settembre, infatti, è stato aggregato alla rosa del Milan Futuro, la seconda squadra del club impegnata nel campionato di Serie D dopo la retrocessione. L'allenatore Massimo Oddo lo ha convocato in panchina in due occasioni casalinghe (contro Leon e Chievo), inserendolo di fatto nelle rotazioni della squadra che funge da serbatoio per la prima squadra, segno inequivocabile di quanto il club punti sulle sue doti.
Il percorso di crescita di Longoni è costellato di successi internazionali. Il 2024 lo ha visto protagonista non solo in Qatar, ma anche durante la trionfale cavalcata agli Europei Under 17. Insieme all'altro gioiello del vivaio milanista, Francesco Camarda, il portiere è stato uno dei pilastri della spedizione continentale. Anche in quell'occasione, la sua abilità nel neutralizzare i tiri dal dischetto fu determinante nei quarti di finale contro l'Inghilterra (parata decisiva su Harrison). Un infortunio alla testa gli impedì di scendere in campo per le fasi finali di quel torneo vinto dagli Azzurrini, ma la sua firma sui successi dell'Italia giovanile resta indelebile.
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