Anche se la Serie A sembra sempre più vicina a ricevere il via libera definitivo per la ripresa, le voci contrarie, o comunque dubbiose, continuano a farsi sentire. Ultimo in ordine di tempo, il tecnico del Lecce, Fabio Liverani: "Per noi sarà come scalare l'Everest - ha detto a Rai Radio 1 - Abbiamo costruito una rosa per giocare una volta a settimana, oggi ci troviamo praticamente di fronte alla prospettiva di un Mondiale o di un Europeo, con 12 partite in 40 giorni. Le preoccupazioni sono molto più alte". Netto il parere anche sull'ipotesi playoff e sulla possibilità di effettuare 5 cambi a partita: "Non si cambiano le regole in corsa".
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Liverani si fa dunque portavoce delle perplessità delle squadre più piccole, non attrezzate per il tour de force che dovrebbe attenderle da qui ad agosto: "Una volta che si parte non ci si allena più, si fa partita, defaticante, rifinitura e poi di nuovo partita - ha spiegato - Non c'è una linea comune su come prevenire gli infortuni, è una situazione talmente nuova che è difficile avere un pregresso. Avremo la possibilità di provare qualcosa, sperando che sia la soluzione giusta e di non perdere giocatori importanti in questo periodo, altrimenti sarebbe veramente difficile".
In caso di nuovo stop resta viva l'ipotesi di disputare playoff e playout, ma il tecnico giallorosso non ci sta, così come non accetterebbe l'introduzione dei cinque cambi a partita: "Io sono contrario, è ancora di più un vantaggio per chi ha rose extralarge. E poi va a cambiare un protocollo che non era così all'inizio...Anche per quanto riguarda i playoff sono contrario, il calcio è partito con delle regole, le cose non vanno cambiate in corsa".
Infine un pensiero sulle difficoltà a giocare in piena estate: "Giocare alle 16.30, a Lecce, il 10 luglio...anche un bambino di otto anni capisce che è impossibile. Ci sono altre situazioni e altri interessi che esulano dal mio mondo. Secondo il mio parere quell'orario tra giugno, luglio e agosto è quasi impraticabile. Saranno partite senza ritmo, senza intensità. Se a quell'ora nel periodo estivo nel calcio non si gioca, un motivo ci sarà".
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