LAZIO

Cori contro Acerbi, Sarri interrompe la seduta: "Siamo qui per lavorare"

Durante l'allenamento alcuni sostenitori hanno iniziato a prendere in giro il difensore

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La seduta di allenamento mattutina della Lazio è stata interrotta da un gruppo di tifosi che, con fischi e cori nei confronti di Acerbi, hanno innervosito Sarri fino al punto di fargli interrompere il lavoro con la squadra. Alcuni sostenitori, con l’ausilio di un megafono, hanno cominciato a stuzzicare il centrale: "Acerbi è pregato di recarsi verso l’uscita", questa la frase ripetuta più volte che, oltre a non piacere al calciatore, non è stata digerita dall'allenatore biancoceleste. Dopo due richiami non ascoltati, Sarri ha interrotto l’allenamento per raggiungere i tifosi protagonisti delle frecciate al calciatore, chiedendo di smetterla: "Noi siamo qui per lavorare". La risposta dagli spalti è stata: "Lavori mister, lavori". Dopo qualche minuto l'allenamento è ripartito in modo regolare.

Un altro episodio poco piacevole per Acerbi che si aggiunge a quello accaduto qualche giorno fa: lo scorso 10 luglio, infatti, era servito l’intervento della tribuna principale dello Zandegiacomo per difendere il centrale. Il coro "Acerbi uno di noi" aveva cancellato quelli di scherno di un piccolo gruppo di tifosi nella tribuna dietro la porta. Una bella iniziativa alla quale lo stesso Acerbi ha risposto con oltre un’ora di autografi a bordocampo. Nove giorni dopo ci risiamo. 

Da settimane il centrale della Lazio è finito nella lista dei partenti. Al termine della cena di squadra di domenica sera il presidente Lotito e Acerbi si sono parlati. Il numero uno biancoceleste e il difensore si sono appartati rimanendo insieme per una decina di minuti. Nel giro di 10 giorni Acerbi deciderà cosa fare insieme al suo agente Pastorello e, se non dovessero presentarsi offerte all'altezza (Lotito chiede almeno 5 milioni di euro) potrebbe anche decidere di restare a Roma. Il contratto non scadrà prima di tre anni e la Lazio non ha intenzione di svenderlo, anche se l'eventuale intesa della coppia centrale formata da lui e Romagnoli, sarebbe complicata dal fatto che sono entrambi mancini. Anche se il vero problema legato alla permanenza di Acerbi in biancocoleste, è resa ostica dall'attuale rapporto con la curva. 

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