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Lazio, Sarri: "Sono innamorato di Felipe Anderson. Giocare alle 12.30 un'imboscata"

Il tecnico dopo la vittoria con il Lecce: "Il terreno dell'Olimpico è ingiocabile"

14 Gen 2024 - 17:17

Maurizio Sarri si gode la quinta vittoria di fila (derby di Coppa compreso), cosa mai avvenuta con lui in panchina. "Era una partita difficilissima per tantissimi motivi, il rischio down contro un avversario che ha sempre creato difficoltà, e per un tempo lo abbiamo pagato - ha spiegato l'allenatore della Lazio -. Giocare a mezzogiorno e mezzo è stata un'imboscata, ma sarebbe stata difficile anche se avessimo giocato alle 21". Parole al miele per Felipe Anderson: "Quando ha giocato da falso 9 ha fatto quasi sempre bene. L'anno scorso ci aiutato in un momento in cui giocava bene anche da esterno. La nostra intenzione è recuperare Immobile e Castellanos. Sono innamorato di Felipe Anderson, , anche vederlo correre mi soddisfa esteticamente. Giocatori in scadenza? È una storia italiana, da qui alla fine ci sarà anche tempo per risolverla".

Ancora su Anderson: "È un giocatore che dal punto di vista del potenziale è da grandissimi club - ha spiegato -. La sua carriera è costellata anche da momenti no, che purtroppo fanno parte del pacchetto Anderson".

Sarri non nasconde poi un certo fastidio per la Supercoppa italiana che si giocherà in Arabia Saudita (in palio un montepremi da 23 milioni di euro, di cui 7 alla vincitrice). "È la parentesi di un campionato che ha bisogno di soldi ma li cerca secondo me nelle maniere meno opportune - ha tuonato ai microfoni di Dazn  - La partita più vista nel mondo è la finale di FA Cup che si gioca da 120 anni nello stesso stadio. La dice tutta".

La Lazio vola con Felipe Anderson

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© Getty Images
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La Lazio ha ritrovato anche Luis Alberto. "La qualità di Luis è indiscutibile, è un giocatore a cui mancano le grandi accelerazioni, ha anche quantità di corsa - ha aggiunto Sarri ai microfoni di Sky Sport -. Dal punto di vista della visione del gioco, è a un livello superiore".

La Lazio ha trovato la giusta quadratura con Rovella e Guendouzi a centrocampo. "Sono due giocatori d’energia sotto tutti i punti di vista, sono due martelli dal punto di vista mentale. Due giocatori che ci stanno dando tanto in questo momento, anche se a me piacerebbe palleggiare un po’ di più”.

Il paragone con Maestrelli. "Mi ci accosta Massimo (figlio dell'allenatore campione d'Italia nel 1974, ndr) perché è un amico, vede tutto il lato benevolo mio. Magari fosse vero, si sta parlando di un mito, penso sia un’esagerazione di Massimo”.

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