L'INTERVISTA

Lazio, Lotito: "Il derby è un altro campionato. Immobile-Arabia? Sarei sorpreso. Sarri maestro, ma serve più agonismo"

Il presidente della Lazio: "Alla squadra rimprovero un po' di determinazione, avesse la mia sarebbe diverso"

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Lazio, Lotito: "Il derby è un altro campionato. Immobile-Arabia? Sarei sorpreso. Sarri maestro, ma serve più agonismo" - foto 1
© Getty Images

La Champions League è archiviata, il successo contro il Feyenoord ha riaperto i giochi ma nella capitale sponda Lazio non si pensa ad altro che al derby contro la Roma. Il presidente Lotito spera che la svolta europea possa arrivare anche in campionato: "So controllare il mio tumulto interiore, ma per noi il derby è un campionato nel campionato. Spero la squadra trovi compattezza e forza di esprimersi al 100% per dare soddisfazioni ai tifosi che meritano sacrificio, determinazione e risultati". Il derby del cuore per Lotito è uno particolare: "26 maggio 2013, finale di Coppa Italia".

IMMOBILE - La Lazio potrà contare sul ritrovato feeling con il gol di Ciro Immobile arrivato a quota 200 reti in biancoceleste in tutte le competizioni con quella da tre punti contro il Feyenoord, dopo un periodo non semplice e qualche malumore: "Ciro è il nostro capitano, c'è un rapporto familiare con lui. Quando ho letto alcune considerazioni sono rimasto perplesso, che lui possa andare in Arabia per me è una sorpresa. Ha un contratto e quindi l'accordo andrebbe trovato anche con la società - ha commentato Lotito a Radio Serie A -. Nutro un affetto particolare per Immobile, sono convinto che tornerà ai suoi livelli". 

SARRI - Anche Maurizio Sarri non ha vissuto il miglior inizio stagionale dopo i tanti cambiamenti estivi, ma la fiducia di Lotito nel tecnico è intatta. "Sarri è un grande insegnante di calcio, un integralista che però con me va d'accordo. Non abbiamo mai litigato, solo qualche confronto dialettico anche acceso. Ho cercato di raggiungere gli obiettivi sul mercato che mi chiedeva, come Ricci e Berardi, ma ho ricevuto richieste fuori da ogni logica. Sarri dovrà impegnarsi a valorizzare i giocatori e lo sa fare, ma che siamo una grande squadra va dimostrato a livello mentale. Alla squadra - ha continuato Lotito - a volte rimprovero un po' di mancanza di determinazione, se avessero la mia anche in altri campi, sarebbe diverso. Senza cattiveria e furore agonistico le idee servono meno". 

LUIS ALBERTO - Un altro protagonista discusso della Lazio di Sarri è Luis Alberto. "Ha un carattere particolare e lo sa - ha confermato Lotito -, ma in questo momento è collaborativo. Aveva un'offerta dall'Arabia, ma ho ritenuto che potesse incarnare lo spirito dello spogliatoio ed è rimasto. Subito dopo Immobile c'è lui ed è un riferimento". Come può esserlo Felipe Anderson: "Vogliamo rinnovargli il contratto".

LA VITA SOTTO SCORTA - Il numero uno biancoceleste ha raccontato anche il suo quotidiano: "Io vivo sotto scorta, questo limita la mia privacy, ma serve per tutelarmi - ha aggiunto -. Io sono abituato ad adattarmi alle varie situazioni; la prevenzione è fondamentale, educare i giovani andando nelle scuole, recuperando il significato valoriale dello sport. Va valorizzato l’essere umano non solo in quanto sportivo, bensì in quanto persona.

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