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Lazio, Inzaghi dice addio allo scudetto: "Vicini a un traguardo che manca dal 2007"

Dopo la sfida con l'Udinese il tecnico biancoceleste recrimina per gli infortuni: "Non ho rotazioni, manca lucidità"

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Dopo il pareggio a reti bianche di Udine Simone Inzaghi, tecnico della Lazio, alza bandiera bianca e dice addio alle speranze di titolo: "Rammarico? Ci abbiamo provato fino alla fine in tutte le maniere, soprattutto nel primo tempo che eravamo più lucidi nelle scelte - le sue parole ai microfoni di Sky - Nel secondo tempo potevamo fare meglio, ma è venuta fuori la stanchezza e l'Udinese era sempre pericolosa con le ripartenze. Però era una partita che avremmo dovuto vincere, ma purtroppo in questo momento va così, dobbiamo andare avanti, ci mancano ancora tre punti per la Champions che qui manca da 13 anni, siamo vicini e dobbiamo andare avanti pensando già alla Juventus". 

"Sappiamo tutti cosa abbiamo dovuto passare dalla ripresa - continua il tecnico biancoceleste - ma nulla toglie alla grande stagione che hanno fatto questi ragazzi, che hanno vinto una Supercoppa, hanno lottato fino a 10 partite dalla fine per lo scudetto e sono vicini a un traguardo che manca da dal 2007. Poi certo che guardandoci indietro a partite come stasera uno pensa che tutti gli indisponibili avrebbero fatto la differenza, ma purtroppo non ci sono. Abbiamo pagato tanto la sosta forzata ma a questi i ragazzi non potrò mai dire nulla."

Poi Inzaghi ha commentato le voci del duro confronto avvenuto in spogliatoio dopo la sconfitta col Sassuolo: "È stato scritto e detto di tutto, ma è stato un confronto molto sereno. Il presidente è una persona sempre obiettiva che guarda la realtà ed è normale che essendo il proprietario voglia sapere le cose, ma siamo ancora la terza squadra che corre di più. Io penso che il nostro unico problema è che purtroppo giocando sempre con gli stessi uomini non abbiamo la lucidità necessaria: eravamo la miglior difesa e non lo siamo più, avevamo perso due volte e ora quattro. Non sono alibi, però è normale che non avendo rotazioni non abbiamo la lucidità, in queste 7 partite abbiamo sbagliato tante scelte che prima non sbagliavamo.

"Arricchire la rosa in vista della Champions? Certo, ne stiamo già parlando, ma io per il post lockdown mi sarei accontentato dei 5/6 che avevo a casa e probabilmente partite come questa, quella di Lecce ecce o col Sassuolo sarebbero state diverse." l'amara conclusione di Inzaghi. 

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