Inzaghi aggiusta il motore: "Tocca a me alzare i giri della mia Ferrari"

Il tecnico della Lazio presenta la sfida con la Samp riprendeno la metafora del patron Lotito

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"Penso che quelle del presidente e del ds siano state belle parole anche se non ne avevo bisogno perché la loro vicinanza me la testimoniano quotidianamente. Sono qua da 20 anni, conosco bene l'ambiente dove lavoro. La battuta sulla Ferrari? Sarà mia premura far andare sempre la squadra a pieni giri". Così Simone Inzaghi, alla vigilia della sfida interna con la Sampdoria, riferendosi alle parole di Lotito e tare nella conferenza di ieri in cui gli è stata ribadita piena fiducia.

Gara, quella coi blucerchiati, che arriva dopo una settimana di ritiro: "Per questo - ha precisato l'allenatore biancoceleste - in settimana insieme alla società abbiamo condiviso questo ritiro. Non è stato per punire, ma per fare un'analisi, stare piu' insieme, ci siamo focalizzati sulle cose che non sono andate nelle ultime due partite. Siamo a -1 dalla Champions, abbiamo passato il turno in Europa. Siamo ambiziosi. Ma la Champions non deve essere un'ossessione, veniamo da due quinti posti, due anni fa in coppa ne andavano tre, a poche giornate dalla fine eravamo quarti. Conosciamo i nostri obiettivi, dobbiamo vivere tutto piu' tranquillamente. Non deve essere un alibi, per questo siamo stati insieme in settimana".

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