Coppa Italia ed Europa, oppure sono guai: Lotito processa Inzaghi e la squadra

Il presidente della Lazio avvisa il tecnico e minaccia di mettere fuori rosa chi non si impegnasse al massimo

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Un attacco duro e frontale senza se e senza ma. Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, è piombato nel centro sportivo di Formello poco prima dello scoccare di mezzogiorno. La squadra aveva appena concluso l'allenamento mattutino in vista della delicata gara di ritorno di coppa Italia di mercoledì a Milano contro il Milan, si parte dallo 0-0 dell'andata. Deluso dalla sconfitta con il Chievo, il presidente ha tenuto a rapporto la squadra per mezz'ora.

Sul banco degli imputati, ovviamente, Simone Inzaghi al quale il presidente dà le maggiori colpe di una stagione che sta prendendo una brutta piega. Tra le accuse rivolte all'allenatore alcune scelte di formazione, il non aver valorizzato il mercato estivo e le risorse messe a sua disposizione, la gestione degli infortunati.

Poi si è rivolto alla squadra ed anche qui non sono state parole dolci. Milinkovic Savic verrà multato profumatamente dopo il calcio rifilato a Stepinski nella gara con il Chievo. Ha chiesto la massima concentrazione ma soprattutto il massimo impegno da parte di tutti. Lotito ha anche aggiunto che non gli interessa dei singoli. Ci vuole gioco di squadra. E nessuno deve sentirsi al sicuro, anche chi ha contratti pluriennali perché qualora si accorgesse che qualcuno non si impegna o tirasse i remi in barca verrà tenuto fuori rosa fino alla scadenza del contratto.

Parole forti da aggiungere a quelle dette sempre all'interno dello spogliatoio nel caso in cui non venissero raggiunti gli obiettivi: coppa Italia o ingresso in Europa. In quel caso Lotito ha detto a chiare lettere che terrà tutti a Formello a lavorare fino al 30 giugno. La voce del presidente si fa grossa come l'intenzione che ci stiamo avviando ad un cambiamento radicale a partire dal primo luglio prossimo. Indipendentemente dai risultati che verranno raggiunti

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