Primavera: scudetto alla Roma

Al Mapei Stadium decidono i calci di rigore: errore decisivo di Favilli, poi dopo la realizzazione di Grossi esplode la festa giallorossa

  • A
  • A
  • A

Ancora una volta i calci di rigore sorridono alla Roma, che dopo l'Inter in semifinale piega dagli undici metri anche la Juventus di Fabio Grosso cucendosi sul petto lo Scudetto Primavera 2015-2016. Nel corso dei 90' Ponce replica a Kastanos, poi il rigore sbagliato da Favilli spiana la strada ai ragazzi di Alberto De Rossi. Il successivo tiro dagli undici metri di Grossi regala ai giallorossi l'ottavo tricolore della loro storia.

A regalare la prima fiammata sono i campioni del Viareggio: al 36' ingenuità di Di Livio, con il numero 10 giallorosso che regala calcio di rigore alla Juventus dopo aver incrociato la propria traiettoria con quella di Lirola. Il rigore di Kastanos è imparabile per Crisanto che per poco al 44' non incassa la seconda rete, ma per sua fortuna il fulmine di Zappa si stampa sulla traversa.

L'inizio del secondo tempo è tutto di marca giallorossa: al 47' la Juventus non riesce a spazzare e così il mancino di Ponce (l'argentino nominato miglior giocatore delle Final Eight) punisce la retroguardia bianconera girando in rete il gol del pareggio. L'equilibrio permane fino al termine dei supplementari, quando ai rigori si materializza tutta la gioia dei ragazzi di Alberto De Rossi (terzo titolo Primavera per lui dopo quelli vinti nel 2005 e nel 2011): Crisanto ferma con il piede il brutto rigore calciato da Favilli, e infine è Grossi a dare il via alla festa giallorossa spedendo con qualche brivido la sfera alle spalle di Audero.