Il capitano alla vigilia dell'esordio in Europa: "Per mettere in difficoltà il Dortmund servirà molta aggressività"
Ha parlato anche Manuel Locatelli al fianco di Igor Tudor in conferenza stampa: il capitano della Juventus ha risposto ad alcune domande alla vigilia della prima partita di Champions in cui i bianconeri riceveranno in casa il Borussia Dortmund.
Come ti immagini la Champions di quest'anno e come arrivate all'esordio?
"Ci è dispiaciuto per come siamo stati eliminati lo scorso anno, ma siamo un gruppo sano e vogliamo riscattarci. L'adrenalina c'è, anche perché comincia la competizione più bella. Sentire la musichetta domani in casa sarà speciale e ovviamente ci sarà ancora l'entusiasmo per l'aver vinto il derby d'Italia. Psicologicamente arriviamo bene, chiaro che anche con l'Inter abbiamo sbagliato qualcosa perché abbiamo subito 3 gol, ma la forza del gruppo è questa, l'andare avanti nonostante le difficoltà".
Sul Borussia Dortmund
"Loro sono molto organizzati, giocano bene e sono ben allenati. La chiave per metterli in difficoltà sarà l'aggressività, dovremo pensare solo a noi stessi e vedere che succede".
Che ruolo potete recitare quest'anno?
"Chiaramente ci sono delle squadre più forti di noi, ma quando siamo compatti riusciamo a lavorare bene e a mettere in difficoltà molti avversari. A prescindere da chi incontreremo, non dovrà mai mancare la voglia di aiutarci a vicenda nei momenti di difficoltà. Non so se siamo più forti dello scorso anno, abbiamo giocato solo tre partite in campionato, ma sicuramente siamo più uniti".
Senti di essere migliorato nell'interpretazione del gioco?
"Io scendo in campo con l'obiettivo di riuscire a fare quello che il mister mi chiede. Tudor ci chiede di giocare il più possibile in verticale e io cerco di svolgere questo compito al meglio".
Hai ancora il ricordo del rigore di Venezia che vi ha regalato la qualificazione in Champions?
Bel ricordo per me e per la squadra, ma non posso dare solo a me il merito: se siamo qui è perché tutta la squadra lo ha voluto fortemente".
Ora avete meno paura di queste partite?
"Non può esserci paura nello sport. Tudor parla molto con ognuno di noi e questo ci rende tranquilli".