L'allenatore bianconero dopo il successo sull'Udinese: "Il leone vero mette tutta la sua forza anche con un topolino"
di Martino CozziAl termine della partita con l'Udinese, l'allenatore della Juventus Luciano Spalletti ha analizzato la prestazione dei bianconeri a Mediaset: "Abbiamo giocato una discreta partita, abbiamo fatto bene tutto. Quando si gioca contro squadre come l'Udinese, il pericolo è sempre quando perdi palla. Invece siamo stati equilibrati, ci siamo procurati delle situazioni importanti. Però ci sono capitate delle situazioni che potevamo gestire meglio e con più qualità: sono situazioni da andare ad acchiappare perché il leone vero mette tutta la sua forza anche con un topolino. Se non viene l'episodio del rigore devi fare un altro gol, se no all'ultimo anche un episodio di può condannare".
Le è piaciuta la partita di David?
"David e Openda sono due attaccanti centrali. Il primo è molto relazionale con la squadra e dentro l'area dà il meglio di se stesso, mentre il secondo è più bravo ad attaccare la profondità e gli spazi. Si compensano e possono giocare insieme, ci fa piacere che siano in buone condizioni. In questo periodo hanno fatto vedere cose buone".
Che sensazioni avrà al ritorno a Napoli?
"Sarà un'emozione incandescente. Lì ho moltissimi amici e tanti bambini che mi aspettano e questa è la cosa più importante. Non conterà come verrò accolto, ma il mio sentimento nei loro confronti che è quello di una persona che gli vuole il massimo del bene".
Credi che questo gruppo possa giocare un buon calcio?
"Ci sono buonissimi giocatori e da quando sono arrivato ho trovato grandissima disponibilità. Di giorno in giorno dentro gli allenamenti ho visto qualcosa di nuovo e questa è la cosa che fa sperare bene per fare un certo tipo di calcio anche contro le squadre di maggior qualità. Qualche cosa ancora ci manca e la dobbiamo andare a prendere, ma siamo sulla strada buona. Abbiamo una squadra di grande forza e corsa, ma che poi deve gestire le partite e fare questo palleggio che gli toglie il problema sulle continue pallate e corse profonde".
In apertura di intervista, inoltre, Spalletti ha voluto ricordare Riccardo Neri e Alessio Ferramosca (Ale e Ricky, ndr), giovani promesse bianconere scomparse nel 2006: "Il 15 dicembre ricorre all'anniversario della scomparsa di Neri e Ferramosca, fatto accaduto dopo un allenamento di questi ragazzi. Siccome venerdì c'è la cena dedicata a questo anniversario, alla quale io ho sempre partecipato, e visto che ora sono l'allenatore della loro Juventus, mi faceva piacere ricordare questo momento e la vittoria la dedichiamo a loro e alle loro famiglie".