SERIE A

Juventus, penalizzazione o no la Champions non è più un miraggio

Con la vittoria di San Siro contro l'Inter la squadra di Allegri si porta a -7 dal quarto posto del Milan, escluse lesioni per Chiesa

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La mattina dopo la meritata (e contestatissima) vittoria di San Siro contro l'Inter, il fardello del -15 è un po' meno pesante per la Juventus, che grazie alla rete di Kostic si porta a soli 7 punti dal quarto posto che vuol dire qualificazione alla prossima Champions League con 11 giornate e molti scontri diretti da giocare. Al netto dei punti di penalizzazione, che tra qualche giorno potrebbero anche essere restituiti, la Champions non è più un miraggio per la squadra di Allegri e lo spirito di gruppo mostrato contro i nerazzurri testimonia che la squadra adesso ci crede. 

I bianconeri hanno il grande merito, dopo un momento di sbandamento successivo al -15 (il ko col Monza, ndr), di aver continuato a fare risultati e punti pur non sapendo più bene per cosa lottare davvero e ora, complici le continue frenate delle squadre che li precedono, per cosa lottano lo sanno benissimo.

Nel 2023 la squadra di Allegri, che contro l'Inter ha tenuto la porta inviolata per la 16esima volta in stagione, ha collezionato 25 punti in 12 partite guadagnando su tutte le squadre che la precedono (l'Inter ne ha fatti 20 e il Milan 15 per esempio) e continuando di questo passo può di certo sognare una rimonta che sarebbe davvero clamorosa.

Dopo la sosta allo Stadium arriverà il Verona e il Milan andrà a Napoli, un'altra buona occasione per accorciare ancora sul quarto posto prima dello scontro diretto contro la Lazio della settimana successiva.

Per le prossime gare (in arrivo anche le semifinali di Coppa Italia con l'Inter e i quarti di Europa League con lo Sporting) dovrebbe essere a disposizione anche Federico Chiesa, che a San Siro è stato costretto ad abbandonare il campo zoppicando vistosamente 20 minuti dopo essere entrato al posto di Soulé.

Gli esami strumentali a cui si è sottoposto al J|Medical, fa sapere il club, hanno escluso lesioni e le sue condizioni saranno valutate di giorno in giorno. Niente Nazionale per lui, come annunciato dallo stesso ct Mancini: l'ex viola resterà alla Continassa a lavorare per farsi trovare pronto alla ripresa.

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