LA SITUAZIONE

Juventus, Dybala in panchina per 90 minuti: il futuro resta in bilico

La Joya escluso da Sarri al debutto. Ma la riappacificazione tra Neymar e il Psg rischia di eliminare un'altra pretendente

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Non ha fatto il falso 9 e neppure buon viso a cattivo gioco. Ci sono due verità emerse a Parma: una è che Paulo Dybala è stato escluso dalla formazione titolare da Maurizio Sarri per il debutto in campionato della Juve ed è rimasto in panchina per tutta la partita, l'altra è che non l'ha presa affatto bene. Aveva segnato una doppietta a Villar Perosa, aveva regalato una magia a Trieste e, dopo la scelta del club di metterlo "in vendita", ecco un'altra bocciatura. Apparentemente solo tecnica.

Paratici ha spiegato che la decisione di Sarri non era legata al mercato e d'altronde vedere Higuain e soprattutto Matuidi in campo ne è una testimonianza: l'allenatore oggi fa affidamento su tutti, indipendentemente da cosa avverrà da qui al 2 settembre. Avrebbe potuto schierare Dybala a partita in corso, con la Juve che pian piano faticava a tenere la palla nella trequarti avversaria, ma proprio l'andamento della partita, evidentemente, gli ha consigliato di agire diversamente.

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Cosa ne sarà, allora, di Paulo Dybala? Oggi anche l'ipotesi Psg appare quasi fantascientifica, perché i tentativi di riconciliazione con Neymar lasciano pensare che i francesi non investiranno quasi 100 milioni per l'argentino. L'unica possibilità, allora, è lo scambio con l'Inter che porterebbe Icardi a Torino, ma al momento è verosimile che Maurito resti dov'è e che la Joya faccia altrettanto. Senza essere un separato in casa, vero, ma quella faccia al termine di Parma-Juve la dice lunga sul suo stato d'animo attuale. Quello di un bocciato.

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