VERSO JUVENTUS-TORINO

Juventus, Allegri presenta il derby col Toro: "Vogliamo punti per la zona Champions"

L'allenatore della Juventus ha parlato alla vigilia della sfida contro il Torino in Serie A. Pogba convocato, ma sarà in panchina con Bonucci e Chiesa.

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La Juventus di Allegri all'esame derby contro il Torino di Juric. Con un rendimento da secondo posto, la squadra bianconera deve continuare a correre in Serie A in attesa di capire cosa ne sarà della penalizzazione. I risultati sul campo stanno arrivando, ma il derby è sempre il derby e la concentrazione è massima. "Sarà una gara difficile che non possiamo affrontare in punta di piedi - ha commentato Allegri -, ma vogliamo fare punti per stare in zona Champions. Poi si vedrà". Pogba torna tra i convocati.

LE PAROLE DI ALLEGRI IN CONFERENZA

Cosa rappresenta questo derby?
Il derby è molto importante per tutti, ma soprattutto per noi che dobbiamo continuare nella scalata in classifica. Abbiamo il Bologna a tre punti, ma dobbiamo continuare a fare punti in campionato che al momento sono 47. La gara sarà molto complicata perché il Torino è aggressivo, ha buone qualità ed è molto preparata.

Come sta Chiesa?
Si è allenato con la squadra dopo sei giorni in cui ha lavorato poco. Difficilmente partirà dall'inizio perché giocatori come lui che è stato inattivo a lungo, vanno gestiti. Dopo aver giocato due partite di fila è normale aver pagato la fatica. Però sta bene.

Pogba sarà convocabile?
Sta meglio, sarà con noi. Se c'è bisogno lo farò giocare, ma non ha un minutaggio altissimo.

Bonucci può partire titolare?
Sta molto meglio, ha ripreso confidenza col campo tra Spezia e Nantes. Anche lui è stato fuori a lungo, sta bene ma contro il Torino sarà ancora in panchina. Averlo però è molto importante, è il capitano e ci sarà bisogno di lui.

Cosa teme più del Torino?
Le squadre di Juric aggrediscono molto, danno molta pressione e rendono le partite molto intense. Dovremo essere bravi a calarci nella parte, non potremo giocare in punta di piedi. La nostra forza sono i piccoli obiettivi che abbiamo davanti a noi.

Sono le partite di Vlahovic queste?
Dusan sta bene, come tutti a parte Milik e Kaio Jorge. Dobbiamo essere tutti pronti giocando ogni tre giorni. Col Torino è sempre difficile giocare, bisogna portare gli episodi dalla nostra parte.

Il Torino vicino in classifica accende il derby?
Questa partita è importante per tanti motivi. A prescindere da quello che succede fuori dal campo, noi dobbiamo giocare per fare punti. Ad ora abbiamo fatto 47 punti e siamo nelle prime quattro, che è il nostro obiettivo. In Champions abbiamo fallito, bisogna accettarlo, ma non possiamo dire che questa è la Juve che avevamo in mente, perché anche se tornano dall'infortunio Pogba e Chiesa non possono essere subito quelli che conosciamo.

Cosa chiede e cosa si aspetta da Pogba?
Con lui parlo come faccio con tutti gli altri. Lui deve capire che ha un pezzo importante di stagione per rimettersi in carreggiata. Deve avere tutti gli stimoli per fare un buon finale di stagione e darci una mano.

Cosa si attende da Paredes?
Ha giocato molto alternando presenze buone ad altre meno buone. Per noi è importante e come tutti da qui alla fine deve darci una mano per raggiungere gli obiettivi.

Cosa chiede nel gioco a Vlahovic?
Sabato in allenamento ho fatto un lavoro con Vlahovic, ma lo facciamo sempre e con tutti, per migliorare le caratteristiche dei singoli. Dusan ha tutto il tempo per migliorarsi, ho avuto tanti esempi nella mia carriera di ragazzi che sono migliorati moltissimo con l'allenamento.

Che risultato vorrebbe il nipotino?
Vincere le partite non è facile, quando si riesce è una cosa straordinaria e va vissuta al meglio. Il derby sarà ancora più complicato e abbiamo grande rispetto per il Torino.

La squadra ha superato lo shock della penalizzazione?
Ripeto, dopo la settimana di Bergamo in cui abbiamo avuto la reazione post Napoli mentre col Monza abbiamo avuto un rimbalzo negativo. Abbiamo in chiaro due cose: i mini obiettivi di classifica e il fatto di non perdere le certezze, perché abbiamo fatto 47 punti. Come squadra sappiamo che dobbiamo cercare di arrivare alla fine della stagione con i punti per arrivare tra le prime quattro, al netto delle sanzioni e quello che succederà che non dipende da noi. Poi fare bene in Coppa Italia e in Europa League.

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