Stessi punti di un anno fa in Serie A, mentre in Europa il vecchio allenatore aveva 4 punti in più
La Juve rivede vecchi fantasmi. Ci si interroga sulla pareggite di Tudor dopo averlo fatto un anno fa quando in panchina c'era Thiago Motta. Il confronto in effetti fa impressione. Stessi punti in campionato, con la squadra imbattuta ma con seri dubbi soprattutto sulla capacità di trovare la porta avversaria. Allora gli alibi erano più consistenti. C'era da assimilare un cambio di prospettiva tattica, con una rivoluzione sul piano del gioco quasi epocale. La croce addosso finiva soprattutto su Dusan Vlahovic, in difficoltà nel dover legare il gioco e far salire la squadra. Poi il credito nei confronti dell'allenatore è finito fino all'esonero che ha portato Tudor in panchina.
Il problema è che gli interrogativi proseguono. Certo, la stagione è agli inizi ma impressiona più che altro il fatto che i bianconeri non riescano a vincere nonostante il tecnico croato non debba trovare chissà quali alchimie in una squadra che guida già da parecchi mesi.
La Juve 24/25, dopo 6 giornate di campionato, aveva 12 punti ed era seconda a -1 dal Napoli, con tre vittorie, tre pareggi e zero sconfitte, avendo realizzato 9 reti non concedendone nemmeno una agli avversari. La tenuta difensiva era a prova di bomba ma i tre pareggi, con Roma e Napoli in casa ed Empoli fuori, erano stati altrettanti 0-0. In Champions, però, c'era poco da dire: 2 partite, 6 punti, 6 gol fatti e 4 subiti, contro Psv in casa e Lipsia in trasferta, in una partita caratterizzata da una rimonta storica.
La Juve 25/26 ha gli stessi punti di un anno fa, 12, ed è terza a -3 da Napoli e Roma, con tre vittorie, tre pareggi e zero sconfitte. Stessi gol fatti, 9, ma 5 subiti contro il clean sheet della stagione precedente. In Champions il cammino è sicuramente inferiore visto che i punti sono solo 2 (con 6 fatti e 6 subiti), frutto dei pareggi contro Villarreal e Dortmund.
In questa stagione, poi, il nuovo allenatore ha sicuramente una rosa più ricca di alternative, soprattutto in un settore, quello avanzato, che tanti problemi aveva dato a Thiago Motta. Giusto concedere del tempo a Tudor, soprattutto se si pensa che la Juve è comunque in corsa su tutti i fronti, ma quello che desta maggiori preoccupazioni è la difficoltà a creare pericoli dalla trequarti avversaria in poi. Esattamente come un anno fa...