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Juve senza cattiveria e il bel gioco non basta

Allarme per Allegri e in attacco segna solo Tevez 

07 Gen 2015 - 12:14

Un'ora di dominio e poi il blackout: questa la strana partita della Juventus contro l'Inter. Da una parte l'amarezza di aver buttato al vento due punti in cassaforte dopo un primo tempo stellare, facendo avvicinare la Roma a -1. Dall'altra il sospiro di sollievo per non aver perso clamorosamente nell'ultima mezz'ora tutta a tinte nerazzurre. Un campanello d'allarme per Allegri che era già suonato contro la Sampdoria, partita molto simile a quella di ieri sera, e a Doha in Supercoppa con il Napoli. 

Il bel gioco non basta e serve più cattiveria, quella che sicuramente trasmetteva Antonio Conte. Chissà cosa sarebbe successo oggi, con lui in panchina, ricordando il giorno di riposo annullato lo scorso anno dopo il pareggio contro il Verona. Adesso tocca a Max Allegri strigliare la squadra che sicuramente non sta vivendo un buon momento. Non c'è tempo da perdere perché domenica c'è la rivincita con il Napoli.

Bisogna lavorare soprattutto sulla mentalità, punto di forza della Juve dei tre scudetti. Perfetta l'analisi del capitano Buffon ai microfoni di Mediaset Premium: "Alla prima difficoltà sembra che perdiamo le nostre sicurezze e di punto in bianco sembra che ci smarriamo. Si poteva anche compromettere la partita! Siamo consapevoli di essere forti, ma poi si passa alla paura. Questo a una grande squadra non deve accadere". 

Dalla testa al problema attacco sotto i nomi di Llorente e Morata. Tevez continua a segnare, undicesimo gol in campionato e sedicesimo della stagione, ma non può reggere tutto il peso dell'attacco da solo. A Cagliari il Re Leone sembrava essersi sbloccato, un'illusione perché contro Napoli e Inter non ha mai visto la porta. I cinque gol in 1516 minuti giocati iniziano a essere un problema anche se lo spagnolo è funzionale per il gioco della squadra, ma di mestiere fa l'attaccante. Poi l'ex Real Madrid costato 18 milioni di euro per fare la riserva: si attende ancora la sua esplosione definitiva dopo i tre gol tra Empoli e Parma. Allegri può sorridere solo con la rinascita di Vidal e un Pogba sempre più monumentale. 

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