QUI JUVE

Juve, con l'Inter l'ultima chiamata: per l'orgoglio e per la Champions

In novanta minuti si decide il futuro di squadra, società e singoli: Pirlo si aggrappa alle sue stelle

  • A
  • A
  • A

Raramente negli ultimi anni si era giocato uno Juve-Inter così importante per i bianconeri. Perché i nerazzurri non sono mai stati una reale avversaria in campo nazionale da quando è iniziato il dominio bianconero e di solito il derby d'Italia si giocava più per la gloria che per la classifica. Sabato nel tardo pomeriggio, invece, all'Allianz Stadium andrà in scena una sfida da dentro o fuori per la Signora.

Stavolta sono i freschi campioni d'Italia a poter guardare gli storici rivali dall'alto in basso, ma, c'è da scommetterci, non faranno sconti anche se non hanno più nulla da chiedere alla loro stagione. Conte, però, vorrà vincere anche la gara del girone di ritorno dopo aver impartito una bella lezione a San Siro e vendicare così l'eliminazione in Coppa Italia. Un problema in più per la Juve nel giorno in cui si sancirà il simbolico passaggio di consegne dello scudetto.

Vedi anche Juventus, Cristiano Ronaldo e Dybala fanno 100. Ora c'è l'Inter juventus Juventus, Cristiano Ronaldo e Dybala fanno 100. Ora c'è l'Inter Prima di pensare ai risultati delle altre concorrenti per il 4° posto, dovrà vincere. Solo così manterrà aperta la possibilità di giocarsi sino all'ultima giornata le residue possibilità di conquistarsi un posto nell'Europa che conta. Traguardo fino a poco tempo fa mai stato in discussione, ma che adesso viene quasi considerato un miraggio dai tifosi bianconeri.

Difficile aspettarsi una super prestazione di squadra. Difficile che basti l'orgoglio per battere chi ha chiuso un'era con la speranza di aprirne un'altra. Le ultime uscite hanno confermato che la formazione di Pirlo vive più sulle singole individualità, che sulla coralità. L'opposto dell'Inter "contiana", capace di mettere al servizio del gruppo le doti dei suoi elementi. Toccherà quindi a CR7, Dybala, Chiesa, Kulusevski e Cuadrado far valere le loro qualità tecniche per provare a fermare la corazzata di Suning.

Il morale non è dei migliori, e non potrebbe essere diversamente. Nemmeno l'obiettivo Coppa Italia pare aver risvegliato gli animi nello spogliatoio. Nonostante le parole di facciata, si respira un'aria più da "rompete le righe" che "serrate i ranghi". Non un buon segnale perché la Juve è attesa da novanta minuti che decideranno il suo futuro come squadra, come società e come singoli.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments