L'INTERVISTA

Juve, entusiasmo Arthur: “Qui ho trovato serietà, CR7 impressionante”

L'ex Barcellona esalta il tecnico dei bianconeri: "Pirlo una fortuna per i centrocampisti. Lui spiega, tu ascolti"

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Quello tra Arthur Melo e la Juventus magari non è stato un colpo di fulmine, ma il feeling sta crescendo di giorno in giorno fino a diventare amore. A parlarne è stato lo stesso centrocampista brasiliano, che durante una lunga intervista a Marca ha fatto un bilancio dei suoi primi quattro mesi italiani: "All’inizio non è stato facile calarsi in un altro mondo con un diverso stile di gioco – le sue parole – ma adesso sono sereno e felice". E il merito è soprattutto di Andrea Pirlo: “Un tecnico eccezionale”.

"Trovarlo qui è stata una fortuna – ha aggiunto Arthur - Mi aiuta e mi dice cosa fare e cosa non fare, ha molta esperienza e non posso far altro che abbassare la testa e ascoltarlo. Pirlo spiega molto bene quello che vuole e legge bene gli avversari". E i risultati si vedono, perché Arthur sta finalmente trovando il suo posto in campo con continuità e il centrocampo bianconero sta iniziando coglierne i frutti: "Stiamo crescendo e ci stiamo conoscendo. La crescita è inevitabile, con la vittoria di Barcellona è cambiata la mentalità. Personalmente, avevo bisogno di riacquisire fiducia ed è stato fondamentale il ritorno in Nazionale. Nella Juve c'è grande competizione e bisogna guadagnarsi il posto, è normale e giusto che sia così. L'importante è mettersi sotto a lavorare con impegno e concentrazione, poi i risultati arrivano".

“Se ho scelto la Juve, l'ho fatto soprattutto per il progetto e la tradizione del club – ha detto ancora il brasiliano ex Barça - So che qui posso lottare per vincere ed è quello che cercavo. La Champions è il grande obiettivo, com'è giusto che sia per un top club, e si lavora giorno dopo per giorno per raggiungere il massimo risultato. Mi trovo molto bene, mi hanno accolto tutti molto bene e sono contento. Quando sono arrivato ho conosciuto giocatori con cui avevo giocato solo alla PlayStation: Cristiano, Buffon, Bonucci o Chiellini, sono tutti leggende".

In particolare, con CR7 Arthur può parlare in portoghese: "Mi ha sorpreso il modo in cui lavora – ha raccontato - Quando lo vedi da vicino è impressionante: ci sono giorni in cui arriviamo alle due del mattino e lui inizia ad allenarsi. Cristiano è una persona fantastica. Da quando sono arrivato mi ha aiutato molto perché parliamo la stessa lingua. È sempre vicino e mi aiuta, come nella scelta del cibo da mangiare. Si prende cura degli altri, cerca sempre di dare il suo contributo".

Da Ronaldo a Messi il passo è breve: "In questo, Messi e Ronaldo sono identici. Concentrati dall'inizio alla fine, sempre. Se fanno tre gol, pensano subito al quarto, non staccano mai la spina, è impressionante e allo stesso tempo motivante, perché ti spinge a dare il meglio. Rispetto a Messi, Ronaldo parla di più ed è più alla mano. Non si tira mai indietro se c'è da dare aiutare un compagno e ci mette sempre una grinta feroce. Si allena come un animale, non conosce pause e ti sprona a dare il massimo”. Lo sguardo è rivolto anche a ciò che sta accadendo a Barcellona con la Pulce: "Non sono sorpreso che voglia partire, ma sono sorpreso dalla mancanza di rispetto che hanno avuto con Leo. Ora se vuole andare via o meno è una sua scelta".

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