Juve, Allegri: "Nedved? Ha dato altri spunti per parlare del mio incontro con Agnelli"

Il tecnico bianconero: "Queste partite non valgono più. Altrimenti Chiellini non avrebbe fatto quell'errore..."

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Che mezza Serie A ruoti attorno a loro vale quel che vale. La Juve è oltre, nel senso che è già proiettata sulla prossima stagione e a quella, a tutti i livelli, si pensa. E d'altronde anche le domande per Allegri, sul tramonto della sconfitta dell'Olimpico contro la Roma (nelle ultime cinque gare i bianconeri hanno vinto solo con la Fiorentina, perso due volte e pareggiato altre due volte, ndr), vertono in quella direzione. Non il ko contro la Roma, ma il futuro di Allegri e i temi del colloquio che verrà con Agnelli: "Come tutti gli anni ci dobbiamo sedere attorno a un tavolo e capire in che modo migliorare la squadra - dice il tecnico bianconero -. Quest'anno è stata un'annata importante con due trofei vinti e la Champions persa in un momento un po' delicato e con qualche giocatore importante fuori. Non siamo arrivati all'Ajax nelle migliori condizioni. Se chiederò soldi o giocatori nell'incontro? Soldi no perché ho ancora un anno di contratto. L'anno prossimo sarà ancora più difficile e il margine d'errore sarà inferiore perché anche vincere il campionato sarà più complicato. Quindi dovremo essere molto lucidi per programmare la stagione".

Sempre che ci sia ancora lui alla guida. Cosa intendeva Nedved nel pre-partita? "Non lo so. Siccome è bravo e si parla solo di quello, ha dato un altro argomento di spunto per i prossimi giorni fino a che ci sarà l'incontro con il presidente. Martedì? No, martedì no".

Ci sarebbe anche stata una partita e quindi qualcosa va pure detto. Anche se poi Allegri, magari senza farlo apposta, si lascia sfuggire una frase che farà infuriare parecchie squadre in zona Champions: "Queste partite non valgono più, perché la squadra ha vinto il campionato da quattro domeniche - ammette infatti candidamente -. Abbiamo anche giocato bene stasera, abbiamo sbagliato troppo nel primo tempo quando la supremazia è stata schiacciante". E ancora: "Se la partita avesse avuto un valore, Chiellini quella palla l'avrebbe mandata in tribuna invece di fare il pallonetto che poi ha innescato il primo gol...".

Poi di nuovo e sempre il mercato e il suo futuro: "Reparto che rafforzerei? È normale che ogni anno ci sono delle migliorie e cose da cambiare. Non si possono avere due punte centrali come non si possono avere tre mediani e così via. Quando finisce la stagione devi trovare non solo la motivazione. Ogni anno si dice che Allegri va via ma ogni anno so cosa fare con la squadra. Quando vinci è il momento anche di cambiare. Emre Can come difensore centrale? L'ho provato a Milano ma irrimediabilmente finiva per fare il terzino. Può giocare ma bisogna lavorarci. Lui è bravo sulla palla in uscita, ma bisogna vedere quanto è bravo fuori dall'area. Io sono in una società straordinaria e bisogna essere cinici e non farsi prendere dall'amore, perché il 24 agosto conta vincere le partite e nient'altro”

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