INTERVISTA PRIVATA

Dybala, tante passioni ma follie solo sfiorate. "E ai negazionisti del Covid dico..."

L'attaccante della Juve si racconta a Vanity Fair: "Sto attento a spendere soldi"

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Le passioni oltre il calcio. Dagli scacchi ("Sono paziente, studio le mosse dell'avversario e gli faccio male quando posso"), alle automobili, "anche se non le cambio spesso come faceva mio padre. A ogni nuovo acquisto mia madre si arrabbiava, ma lui se le guadagnava con il lavoro e giustamente, a mio avviso, si toglieva le sue soddisfazioni". Ecco il Dybala 'privato', che racconta i suoi lati meno conosciuti in un'intervista a Vanity Fair. 

"Le follie? Solo sfiorate. Sto molto attento a spendere soldi, una raccomandazione che mi ripetono sempre i miei familiari". Altra passione le maglie da calcio: "Ne ho a centinaia. Quelle che scambiamo a fine partita, più quelle che mi regalano o che ordino ai miei compagni di nazionale che giocano all'estero. Senza contare le divise che compro su Internet. Una casacca di Del Piero, all'asta, mi è sfuggita per un soffio. E una di Maradona indossata in una partita contro il Brasile qualcuno ha accettato di pagarla più di me".

Ha paura del Coronavirus quando incontra i tifosi? "Io l'ho già avuto, casomai sono loro a doversi preoccupare quando incontrano me - risponde -. I negazionisti hanno lo stesso valore intellettuale dei terrapiattisti. Non fatemi aggiungere altro".

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