INCHIESTA JUVE

Juventus, Claudio Chiellini era il "contabile delle plusvalenze" per la Procura

Il fratello dell'ex capitano avrebbe avuto un ruolo cruciale per la strategia delle plusvalenze adottata dalla società bianconera per diminuire le perdite

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Claudio Chiellini era il "contabili delle plusvalenze" della Juventus. Il fratello dell'ex capitano bianconero secondo la Procura di Torino che sta indagando sui conti della società bianconera nel triennio 2019-2021 aveva un ruolo diverso da quanto indicato nell'organigramma, svolgendo un lavoro fondamentale per portare avanti la strategia della Juventus sulle plusvalenze. Non indagato, Claudio Chiellini sarebbe stato cruciale anche nella compravendita di giocatori più giovani.

Come riporta La Gazzetta dello Sport, per la ricostruzione fatta dalla Procura Claudio Chiellini sarebbe stato il "contabile delle plusvalenze", ricordando con cadenza periodica a Paratici e Cherubini le previsioni di perdita e di conseguenza le plusvalenze da registrare entro la fine del bilancio annuale per colmare il valore negativo. 

Un ruolo non riconosciuto ufficialmente, ma dimostrato da una serie di email riguardanti "manovre correttive" scambiate coi dirigenti dell'area sportiva della Juventus. Cherubini ha dato spiegazione di questi messaggi alla Consob, menre lo stesso Claudio Chiellini avrebbe spiegato che la "finalità di queste operazioni era principalmente tecnica".

Cos'erano le "Manovre correttive" suggerite?

L'oggetto delle email scambiate dal fratello di Chiellini con Paratici e Cherubini riportavano la dicitura "manovre correttive" ed erano prospetti redatti da Claudio Chiellini in cui definiva calciatori e squadre con cui avviare quel tipo di trattative.

Un esempio arriva da una mail del 27 maggio 2020 vengono elencate società italiane come Pescara, Parma, Perugia, Empoli, Vicenza e Pisa, ma anche straniere come Amiens, Anderlecht e Basilea aggiungendo in una mail successiva delle stime economiche. Il 13 giugno Claudio Chiellini ipotizzava plusvalenze per 50 milioni di euro (10 da cessioni, 30 affari con le società, 10 di risparmio da agenti e premi).

Sempre nella corrispondenza, secondo gli inquirenti si capisce chiaramente che gli "scambi" sono trattati in maniera separata rispetto alle cessioni.

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