VERSO PSG-JUVENTUS

Juventus, Allegri: "Psg favorita numero uno, serviranno 10 punti per passare"

Il tecnico bianconero parla alla vigilia del match d'esordio in Champions League: "Giocano Rabiot, Perin, Vlahovic e Bonucci. Pogba? Lo rivediamo a gennaio"

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Il cammino europeo della Juventus comincia dalla trasferta più complicata, quella del Parco dei Prinicipi contro il Psg. Per l'esordio in Champions League il tecnico Max Allegri dovrà fare a meno di Angel Di Maria, rimasto a Torino per infortunio, e punterà tutto su Dusan Vlahovic in avanti, oltre che sull'ex Leandro Paredes in cabina di regia a centrocampo: "Affrontiamo un avversario che è tra i più forti in Europa - le parole del tecnico in conferenza -. Quest'anno è la mia favorita numero uno per la vittoria finale. Servono 10 punti per passare il turno, pensiamo a quello, poi inizierà una nuova Champions".

LA CONFERENZA DI ALLEGRI

Sull'incontro con Campos

"Con Campos c’è un rapporto di amicizia. Con lui c’era stato solamente un confronto sui giocatori, perché è molto bravo a riconoscerne le qualità".

Su Di Maria

"Tenerlo a riposo nelle ultime due? Col senno di poi non si va da nessuna parte. L'ho fatto giocare con lo Spezia perché serviva una scossa. Domenica stava meglio, ma portarlo con noi a Parigi e rischiarlo per una gara con tante gare importanti da qui a novembre no... Altrimenti perde la condizione fisica, non servirebbe a nulla".

Sul Psg

"Affrontiamo un avversario che è tra i più forti in Europa. Quest'anno è la mia favorita numero uno per la vittoria finale. Domani sarà una bella partita da giocare. La Juve domani farà sicuramente una grande partita dal punto di vista tecnico".

Sulle qualità degli avversari

"Ho detto che è un test importante in un grande stadio. Domani la gara parlerà attraverso la gestione della palla, loro hanno talmente tanta tecnica... Servono accorgimenti, quando abbiamo palla non dobbiamo concedere, perché a campo aperto sono ancora più forti. Messi, Neymar e Mbappé? A prescindere dalla posizione, sono straordinari. Dovremo essere bravi a limitarli quando hanno la palla e soprattutto quando ce l'abbiamo noi".

Su cosa servirà per passare il turno

Domani inizia la Champions, servono 10 punti per passare il turno. Che siano 3 domani o 3 la prossima, serviranno sempre 10 punti. La Champions dà emozioni diverse, esserci è un orgoglio per tutti noi. Dobbiamo passare il turno, poi inizierà una nuova Champions. Serve un passo alla volta e noi dobbiamo migliorare: l'andamento è stato quello di trovarsi in vantaggio, cosa che spero che accada anche domani, ma lì ci siamo sempre fermati. Dobbiamo migliorare in questo. Ora non si decide nulla, serve migliorare e lavorare".

Su Pogba

"Pogba aveva fatto una scelta conservativa, ora lo riavremo a gennaio. Difficilmente tornerà prima di novembre, bisogna essere realisti, anche con le cose che non piacciono. Se non ero d'accordo con l'operazione? Stamattina è uscito sul campo per la seconda volta, si è fermato e ha deciso di operarsi. Che rientri prima del Mondiale me lo auguro, ma mancano 45 giorni. Il Mondiale non è un problema mio, quello della Juventus è che torna a gennaio. Da qui comunque si guarda in avanti. Il passato non si cambia: se prendi una decisione è quella giusta, poi vedi se è stata fatta bene o male. Non ci pensiamo al 'se forse avessimo fatto...' Ora pensiamo a fare una bella gara domani".

Sul resto dell'infermeria

"Bonucci, Vlahovic, Rabiot e Perin giocano. Poi devo capire come stanno Alex Sandro e Paredes e chi gioca davanti".

Sul valore europeo della Juve

"Se facciamo le cose giuste possiamo creare dei pericoli al Psg. Dobbiamo lavorare per far bene da qui al 13 novembre per cercare a gennaio, quando riprenderemo, di aver tutti in condizione. Paredes ha fatto una bella gara a Firenze, ma nei mesi precedenti aveva giocato poco. Di Maria non l'ho portato qui, si allenava poco e farlo fermare per poi farlo giocare magari un tempo e non da Di Maria, anche se a Firenze ha deliziato, non era il caso. Ora serve lavorare bene per creare i presupposti: in questa stagione è anche diverso, ma le stagioni si decidono sempre a marzo".

BONUCCI: "PARTITA CHE SI PREPARA DA SOLA, VEDRETE UNA GRANDE JUVE"

Anche Leonardo Bonucci è intervenuto in conferenza stampa: "In questi giorni abbiamo preparato la partita come una partita importante, che si prepara e gioca da sola - ha detto il difensore azzurro -. Domani saremo pronti a dare battaglia: è bello giocare in questo stadio contro questi grandi campioni. Nelle serate di Champions qualcosa si trasforma, vedrete una grande Juventus. Mbappé? È stratosferico, ha tutto, come dimostrato, per diventare il migliore al mondo. Il futuro e l'età sono dalla sua parte, sono certo che per la mentalità che ha, per come parla, ha tanta voglia di crescere. Sarà dura giocare contro di lui, Messi, Neymar, contro tutto il PSG: servirà un gran lavoro di squadra per fermarli".

Dribblato l'argomento Pogba: "È una star mondiale, come tanti del PSG o della Juventus. Le sue vicende non riguardano me e questo non è il contesto giusto per parlarne: ho visto Paul concentrato sul suo percorso di recupero. Oggi purtroppo c'è stato un cambio di programma, ci manca e speriamo di riaverlo presto".

In squadra tanti ex Psg, ma non Di Maria: "Non avere Angel è una perdita importante, al netto del livello di qualità del giocatore. È importante nello spogliatoio per il suo entusiasmo, per la sua energia. Non averlo è una grossa mancanza. Paredes è arrivato da poco, ma ha personalità, ci dà esperienza internazionale e aumenta il carattere della squadra".

La squadra sembra ancora a caccia di un'identità: "Abbiamo cambiato tanti giocatori, far ritrovare la mentalità e il Dna Juventus non è facile, non è scontato e non è veloce. Il mister sta facendo un grande lavoro con la nostra testa per far capire cosa voglia dire indossare questa maglia. Sono convinto che coi compagni riporteremo la Juventus in alto".

Infine, il suo stato di forma: "Ho giocato poco fin qui? Domani sarà un orgoglio farlo. A 35 anni giocare la Champions è uno stimolo. Voglio essere un esempio, il primo, come capitano, a portare la Juventus dove merita. Il mister mi ha fatto allenare con lavori specifici prima della Fiorentina, ma dobbiamo essere pronti per domani: sarà bella, complicata, queste gare si possono approcciare col giusto divertimento. Sognavamo di giocare queste gare da bambini, dovremo tenere la palla e rincorrere l'avversario come quando eravamo piccoli. Ho voluto mettere questo nella mia testa: il resto arriva se alla base c'è un sano divertimento e uno spirito di squadra importante".

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