Bonucci e Morata affondano l'Inter

La squadra di Allegri si aggiudica il derby d'Italia: per Mancini si complica la rincorsa Champions

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La Juve torna a vincere. E lo fa nel derby d'Italia. Allo Stadium la squadra di Allegri batte 2-0 l'Inter, tiene a distanza il Napoli e complica la rincorsa di Mancini alla zona Champions. Primo tempo equilibrato, rotto solo da una traversa di Hernanes. Bonucci sblocca la gara al 47' con un bel destro al volo dopo un errore di D'Ambrosio, poi Morata si procura un rigore e raddoppia dal dischetto all'83'.

La Juve non sbaglia un colpo. Dopo il mezzo passo falso col Bologna e il pari in rimonta col Bayern, la banda di Allegri riprende il cammino vincente che l'ha portata in vetta al campionato e ridimensiona le speranze di Champions dell'Inter. E lo fa senza strafare, con una gara ordinata e decisa da due episodi. Una prova di forza che da una parte conferma l'ottimo lavoro di Allegri e l'eccellente stato di forma dei suoi uomini e dall'altra condanna il progetto di Mancini, che esce dallo Stadium a testa bassa. Tanti muscoli, zero gioco, niente idee e pochi lampi. E' questa l'Inter della seconda parte della stagione. La gara di andata contro la Juve, del resto, ormai è solo un lontano ricordo. E' cambiato tutto: classifica, umore e obiettivi. E lo si capisce subito dando un'occhiata alle formazioni.
Allegri recupera Chiellini e torna al 3-5-2, con l'ex Hernanes al posto dell'infortunato Marchisio e Alex Sandro sulla corsia sinistra. In avanti il tandem Dybala-Mandzukic. Mancini opta per lo stesso modulo, con Medel, Melo e Kondogbia in mediana e in attacco la coppia Palacio-Icardi. Senza un palleggiatore in mezzo al campo, l'Inter mostra subito i muscoli, ma lascia troppo spazio a Hernanes, che dopo solo quattro minuti centra la traversa con un missile dalla distanza che impaurisce i nerazzurri. Ordinata e aggressiva, la squadra di Allegri  alza il baricentro, fa girare bene la palla e attacca la profondità. Sulla sinistra Alex Sandro è una spina nel fianco per la difesa dell'Inter, con Murillo e Miranda spesso in difficoltà. Dopo dieci minuti è la Juve a fare il match e a pressare alto. Dybala e Mandzukic falliscono il bersaglio grosso da buona posizione, poi è ancora Hernanes a impegnare Handanovic. Senza soluzioni manovrate, la squadra di Mancini invece è pericolosa solo sui calci piazzati. E Icardi non tocca palla. Con le corsie bloccate, la partita si gioca in mezzo al campo. Kondogbia lotta con Khedira e prova a mettere ordine, con Palacio che arretra per cercare palle giocabili e aprire la difesa bianconera dialogando con D'Ambrosio. Nei panni di Marchisio, Hernanes invece dirige bene il traffico e la Juve attacca con tanti uomini, ma senza gli strappi di Pogba, che fatica a trovare la posizione. Alla mezz'ora Icardi ha sui piedi il pallone buono per rompere gli equilibri, ma sbaglia tutto. Col terreno appesantito dalla pioggia e le continue interruzioni, il gioco fatica a decollare. 
L'Inter da "battaglia" soffre, ma resiste alla capolista per i primi 45'. Poi nella ripresa abbassa la guardia e cade subito, colpita da un destro al volo di Bonucci dopo un disimpegno sbagliato di D'Ambrosio. E' la rete del crack, quella che rompe gli indugi e mette il match sui binari bianconeri. Mancini inserisce Ljajic e cambia modulo, ma la Juve non si scompone e continua a manovrare gestendo il possesso palla. Alex Sandro, ispirato, pesca Dybala in mezzo all'area, ma l'argentino spedisce a lato il colpo del ko. Messa in campo più per rompere il gioco, che per costruire, l'Inter non ha soluzioni in fase di impostazione e si affida ai lanci lunghi per le punte, ma dalle parti di Barzagli e Bonucci non si passa. Entra anche Perisic e Mancini passa alla trazione anteriore. Nell'ultimo quarto d'ora l'Inter attacca a testa bassa, costringendo la Juve ad arretrare. Allegri toglie Dybala e getta Morata nella mischia per sfruttare le ripartenze. Mossa azzeccata, manco a dirlo. Lo spagnolo entra subito in partita, si procura un rigore e all'83' raddoppia dal dischetto. Nell'assalto finale Eder (entrato all'85') costringe Buffon agli straordinari per difendere il suo record di imbattibilità, ma i giochi ormai sono fatti. Questa Juve è un rullo compressore. L'Inter invece è ancora un cantiere. Il terzo posto della Roma è a 5 punti dai nerazzurri. In mezzo c'è la Fiorentina e dietro il Milan che rimonta. Per Mancini la Champions sembra sempre più lontana. Per Allegri invece si profila un altro finale di stagione da grandi sogni: campionato, Coppa Italia e Champions. Bayern permettendo.

Bonucci 7: gara da leader in difesa e da bomber in attacco. Il destro al volo che sblocca il match conferma i complimenti dei giorni scorsi di Guardiola
Hernanes 6,5: prova di sostanza. Sostituisce Marchisio senza farlo rimpiangere. Nel primo tempo centra una traversa con un missile dalla distanza
Dybala 6,5: non segna, ma insieme a Mandzukic si sacrifica molto allungando e accorciando la squadra quando serve. Non molla mai. Solo un po' più impreciso del solito
Morata 6,5: entra all'84 e segna dal dischetto dopo essersi procurato il rigore. A volte bastano cinque minuti... Bello l'abbraccio con Zaza dopo la rete
Buffon 7: batte il suo record di imbattibilità restando sempre concentrato fino al triplice fischio. Saracinesca
D'Ambrosio 4,5: regala a Bonucci la palla del vantaggio e con Alex Sandro perde il duello sulla fascia
Medel e Melo 5: tanti muscoli e poche idee. In mezzo al campo non riescono a costruire gioco e la manovra dell'Inter risulta lenta e prevedibile
Icardi 4,5: desaparecido. Nel primo tempo ha la palla buona per segnare, ma sbaglia tutto

JUVENTUS-INTER 2-0
Juventus (3-5-2): Buffon 7; Bonucci 7, Barzagli 6,5, Chiellini 6 (35' Rugani 6,5); Lichtsteiner 6, Khedira 6 (32' st Sturaro sv), Hernanes 6,5, Pogba 6, Alex Sandro 6,5; Mandzukic 6,5, Dybala 6,5 (36' st Morata 6,5).
A disp.: Neto, Rubinho, Evra, Padoin, Asamoah, Cuadrado, Lemina, Pereyra, Zaza. All.: Allegri 7
Inter (3-5-2): Handanovic 6,5; Miranda 5, Murillo 5, Juan Jesus 5,5; D'Ambrosio 4,5, Felipe Melo 5, Medel 5 (11' st Ljajic 6), Kondogbia 6, Telles 5,5 (27' st Perisic 6); Icardi 4,5 (39' st Eder sv), Palacio 6.
A disp.: Carrizo, Berni, Nagatomo, Santon, Gnoukouri, Biabiany, Jovetic, Manaj. All.: Mancini 4,5
Arbitro: Rocchi
Marcatori:  2' st Bonucci (J), 38' st rig. Morata (J)
Ammoniti: Lichtsteiner, Hernanes, Khedira (J); Juan Jesus (I)
Espulsi: -

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