Verso la sfida di Coppa Italia. I problemi di Spalletti, la necessità di reagire, le scelte
La crisi (due sconfitte: quanto è lecito definirla crisi?), il derby alle porte e la flessione di alcuni big: Ivan Perisic fra questi. Non solo lui, ma di sicuro quello che desta scalpore. Tripletta contro il Chievo, e poi si è spento. Così, verso la sfida col Milan di Coppa Italia, Spalletti medita sulle scelte da compiere, ma non si può derogare dallo schema e dalla scelte di base.
Dunque, la squadra da schierare nel derby. Dei titolarissimi, mancano di sicuro D'Ambrosio e Miranda, infortunato, Handanovic sarà sostituito da Padelli, portiere di Coppa Italia. La difesa, Skriniar e Ranocchia centrali, Cancelo (benino col Sassuolo, al debutto) a destra e Nagatomo che rientra da titolare, a sinistra. Santon sarà la carta alternativa. A centrocampo il trio titolare, con Borja Valero, Gagliardini e Vecino. Per il tridente d'attacco, Candreva e Icardi, il terzo uomo -verosimilmente- sarà ancora Perisic. La cui flessione allarma, ma non dovrebbe indurre Spalletti a una scelta alternativa (Eder). Su Joao Mario, la attenzioni ci sono, ma come trequartista gli sarà preferito Borja Valero.
Il croato è stato, sin qui, una delle armi micidiali dell'Inter, che ha costruito gran parte dei propri risultati sviluppando un buon gioco sulle corsie laterali: Candreva a destra e Perisic dalla parte opposta hanno garantito a Icardi valanghe di cross da finalizzare; e mentre l'azzurro è ancora a secco in campionato, l'ex Wolfsburg è invece già salito a quota sette centri, oltre a sei preziosi assist.
Numeri importanti quelli del croato, che però nelle ultime settimane ha avuto un calo netto, coinciso con la frenata nerazzurra. Dopo la tripletta al Chievo dello scorso 3 dicembre, Perisic è stato tra i peggiori in campo in casa della Juve e ha deluso anche contro Udinese e Sassuolo: poco cattivo sotto porta (0 gol e soltanto due tiri in porta), pochi cross dal fondo (0 assist) e diversi errori (un solo dribbling completato, due cross riusciti e 11 sbagliati). Il problema sembra più di natura mentale che fisica, visto che il movimento non è mai mancato al giocatore che, piuttosto, pare a corto di energie nervose.