L'AFFONDO

Lukaku: "La gente in strada per la Super League e non contro il razzismo: perché?"

L'attaccante dell'Inter: "In Italia con la Serie A abbiamo cercato di educare le persone su qualcosa che non va bene"

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Romelu Lukaku continua a tenere alta l'attenzione verso il problema del razzismo: "Credo che in questo momento il razzismo nel calcio sia al massimo storico. Quando è nata la Super League, le persone sono state veloci a scendere in strada e a battersi sui social network. Ma perché non si mette la stessa energia quando si tratta di razzismo? Alla fine sono le stesse piattaforme, eh...".

lukaku
Getty Images

L'attaccante dell'Inter, parlando alla CNN, ricorda l'esempio di Thierry Henry, costretto a cancellare i suoi account social dopo i troppi insulti razzisti ricevuti: "Capisco perché ci sono persone che fanno come ha fatto lui. Secondo me i social media potrebbero fare di più in questo senso, è facile rintracciare le persone colpevoli di questi comportamenti".

Infine, parlando di Italia: "Sono stato accettato bene da tutti, sia dai tifosi nerazzurri che dagli altri in trasferta. Ma quando è capitato di trovarmi di fronte ad episodi di razzismo (si riferisce a Cagliari-Inter del 2019, ndr), abbiamo intrapreso con la Serie A delle iniziative assieme agli altri giocatori e alle altre squadre e penso che qualcosa sia cambiato".

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