No, questa volta la rimonta non è "servita". Nel senso di non essere riuscita come accaduto, invece, contro Verona e Fiorentina. L'Inter di Inzaghi ha mostrato qualche limite, anche caratteriale, ma di fronte c'era l'Atalanta. C'era il muro e la compattezza della squadra di Gasperini. Per i nerazzurri si ferma dopo18 gare la striscia di vittorie casalinghe (ultima gare senza i tre punti prima di oggi a ottobre 2020 contro il Parma). Quasi un'enormità, ma difficile pensare che contro una squadra organizzata come quella bergamasca si possa fare di più.
Il gol di Lautaro Martinez è sembrato spianare la strada, anche se per l'argentino c'è lo stesso un piccolo record personale da mettere in bacheca: prima di ieri non aveva mai segnato almeno quattro gol nelle prime sei giornate di Serie A.
L'Atalanta ha fatto l'Atalanta, come spesso accade, e in men che non si dica si è presa la ribalta di San Siro.
Sono state poi le scelte a cambiare la rotta... raddrizzandola. Quando il tecnico ha messo dentro Drumfies, Dimarco e Vecino anche Barella ha alzato l'asticella e messo in campo quello che davvero sa fare: ora, infatti, è a quota 5 assist in campionato: in un'intera stagione di A ha fatto meglio solo nella scorsa stagione (7 assist totali).
Il centrocampista nerazzurro, inoltre, ha preso parte ad almeno un gol in tutte le sue 6 presenze in questo campionato (una rete, 5 assist); l’ultimo giocatore dell’Inter a partecipare a una rete in ciascuna delle sue prime sei gare giocate in una stagione di Serie A era stato Zlatan Ibrahimovic, che nel 2007/08 arrivò a sette.
Bene anche Dzeko che al momento non fa rimpiangere Lukaku. il bosniaco vola quando arriva l'Atalanta visto che ha realizzato 7 gol contro la Dea in A (contro nessuna squadra ne ha segnati di più, 7 anche al Bologna).
Martedì la sfida in Ucraina in Champions contro lo Shakhtar Donetsk di De Zerbi e poi la sfida al Sassuolo sabato.
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