Juventus, Napoli e Inter: sono difese da scudetto

Primo non prenderle: De Ligt, Manolas e Godin vanno a rinforzare tre reparti già forti

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Il ritornello è di vecchio stampo ma non per questo superato: "In Italia vince chi prende meno gol". Questione di retaggio culturale e di tradizione calcistica, la Serie A nel 99% dei casi va alla difesa più forte e, anche in un periodo storico in cui il calcio tenta di abbracciare nuove filosofie (vero Mancini?), le tre più serie candidate allo scudetto - alla data del 1 luglio - dimostrano di voler partire dalla retroguardia per costruire l'undici di partenza. Juventus, Napoli e Inter avevano già le migliori difese dello scorso campionato ma con De Ligt (ancora da annunciare), Manolas (ufficializzato ieri) e Godin (affare di giornata) aggiungono altri tre tasselli top.

JUVENTUS (De Ligt/Bonucci-Chiellini) - Se parti da 30 gol subiti in 38 giornate e aggiungi il prospetto che tutti volevano, abbatti le speranze di chi ti insegue da ormai 8 anni. Il punto fermo è capitan Chiellini, al suo fianco due meno puntuali in marcatura ma che possono agire da registi aggiunti: con Bonucci - discorsi di mercato a parte - c'è grandissima alchimia e affidabilità, De Ligt porterà freschezza e ulteriore forza davanti a Szczesny. Con Sarri probabilmente ci sarà un esterno basso più schiacciato mentre a sinistra Alex Sandro sarà libero di attaccare, tanto dietro c'è la cavalleria...

NAPOLI (Koulibaly-Manolas) - Il valore assoluto di KK non è in discussione ma in tanti associavano la solidità difensiva azzurra al grande senso tattico di Albiol, che quest'anno ha scelto di tornare in Spagna. Ancelotti ha subito voluto un rimpiazzo di livello e se Manolas non può avere le stesse caratteristiche di Albiol, si preannuncia comunque difficile superare due centrali di questo livello. Sulle fasce Malcuit, che deve fare un ulteriore salto di qualità, e Ghoulam, che i tifosi napoletani attendono nuovamente sui suoi livelli dopo gli infortuni.

INTER (Skriniar, Godin, De Vrij) - Il marchio di fabbrica di Conte? Il 3-5-2. E, nonostante i nerazzurri avessero in casa Miranda, si è andati dall'Atletico Madrid portando a costo zero un guerriero come Godin. Carisma, forza ed esperienza in un reparto comunque ancora abbastanza giovane, Skriniar 24 anni e De Vrij 27, per dare equilibrio alla squadra. Sarà compito di Lazaro e Asamoah (o Perisic) andare avanti e indietro per tutta la fascia.

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