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INCHIESTA CURVE

La Curva Nord medita azioni legali contro l'Inter dopo lo stop al rinnovo abbonamenti

Bloccate le richieste di rinnovo di centinai di tifosi del secondo anello verde. Il legale: "inseriti incensurati, lontani anni luce da qualsiasi 'azione di disturbo'

14 Lug 2025 - 12:26

Se non è scontro frontale, poco ci manca. La disputa tra l'Inter e gli ultrà della Curva Nord si arricchisce di un nuovo capitolo: quello dei rinnovi respinti. Il 10 luglio, all'apertura della campagna abbonamenti 25/26 dell'Inter, centinaia di elementi della frangia più calda della tifoseria si sono visti negare dalla società la richiesta di conferma del proprio posto al secondo anello verde: una stretta conseguenza dell'inchiesta "Doppia Curva", l'operazione portata avanti dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, che ha messo in luce il giro di affari criminali della Nord e della Sud.

Ora questi stessi tifosi "respinti", sia nerazzurri che rossoneri, starebbero meditando di portare avanti una causa civile contro la propria squadra del cuore. Prima di arrivare a questo punto però ci sarà un ulteriore passaggio: gli ultrà "non graditi" chiederanno spiegazioni in viale della Liberazione riguardo ai criteri che hanno portato alla composizione di queste liste nere. L'accusa che la curva muove alla società nerazzurra è di aver incluso in queste black list anche incensurati privi di precedenti penali e mai sottoposti a Daspo. L'unica "colpa" di questi elementi sarebbe quella di essere legati al tifo organizzato da tempo: per alcuni si parla anche di 30/40 anni di militanza. 

I prossimi passi della Nord sono stati spiegati da Mirko Perlino, storico legale vicino ai membri del secondo anello verde del Meazza: "Nel giro di qualche giorno, dopo la richiesta di delucidazioni, partiranno le azioni civili per discriminazione e violazione del diritto di prelazione e chiederemo i danni. Anche perché nella black list sono stati inseriti incensurati, lontani anni luce da qualsiasi “azione di disturbo” e che da tanti anni hanno l’abbonamento".  

LA NORD: "MOSSA DEGNA DA REGIME"

"A poche ore dalla chiusura della prelazione per gli abbonati, ci troviamo davanti a una situazione surreale: numerosi ragazzi dei gruppi di curva non riescono a rinnovare il proprio abbonamento. La motivazione? Nessuna". Lo scrivono in un comunicato i gruppi organizzati della Curva Nord dell'Inter dopo il mancato rinnovo a tanti tifosi del settore più caldo del tifo nerazzurro. "La stragrande maggioranza di loro è incensurata e completamente estranea a qualsiasi indagine. La loro unica colpa? Aver seguito la squadra ovunque, in casa e in trasferta, dedicando tempo, energie e sacrifici alla propria passione. Eppure, l'Inter si arroga il diritto di selezionare a proprio piacimento il pubblico, escludendo chi, per anni, ha dato voce, colore e anima alla squadra, anche nei momenti più difficili. A centinaia di persone viene impedito l'ingresso allo stadio, pur senza alcun daspo né una sola denuncia penale a loro carico. Una mossa inquietante, degna di un regime, che non può lasciarci indifferenti. Prendiamo atto di questa deriva e siamo pronti a reagire per vie legali, visto che la società continua a nascondersi dietro silenzi, scaricabarile e burocrazia. Siamo di fronte a un abuso senza precedenti, figlio di una strategia repressiva in atto ormai da mesi. Il Meazza si sta trasformando nella nuova frontiera della repressione: le curve milanesi sono diventate le cavie perfette per sperimentare un controllo cieco e sproporzionato. Un nuovo Alcatraz del calcio italiano. Uno stadio di polizia a tutti gli effetti. Quello a cui stiamo assistendo è spaventoso. E ci auguriamo che anche il resto del pubblico interista inizi ad aprire gli occhi".

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