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Inter, una difesa a due facce: segna tanto ma subisce troppo

Già 3 segnati gol dalla retroguardia per i nerazzurri che però hanno già subito sette reti

23 Set 2025 - 08:47

Si potrebbe dire che per l'Inter, in questo inizio stagione, la miglior difesa è l'attacco. Osservando i dati delle prime quattro partite di campionato (la Chamions League, col 2-0 all'Ajax, al momento è parentesi a parte in questo particolare aspetto), Cristian Chivu può essere soddisfatto dell'apporto della sua retroguardia - allargata anche agli esterni, che nel calcio nerazzurro si tramutano in quinti o esterni offensivi a seconda delle situazioni, in zona gol: siamo già a quota tre reti.

La prima all'esordio, Bastoni contro il Torino che aveva aperto le danze prima del 5-0 finale, la seconda è di Dumfries contro l'Udinese quando poi era arrivata una sconfitta, a cui si è aggiunta quella di Dimarco nel recente successo contro il Sassuolo. La difesa che aiuta l'attacco d'altronde è un trend invariato nel passaggio da Inzaghi a Chivu, basti pensare che l'anno scorso l'Inter aveva segnato ben 31 gol con i difensori con Dumfries - 11 reti - a fare la parte del leone.

Il problema per il tecnico rumeno arriva volgendo lo sguardo dall'altra parte del campo, dove Sommer (tra l'altro colpevole in qualche gol subito) e Martinez sono stati meno protetti delle ultime stagioni: i nerazzurri in Serie A hanno subito già sette reti, il dato peggiore delle ultime annate (4 nel 2021/22, 5 nel 2022/23, 1 nel 2023/24, 3 nel 2024/25). Certo, sul numero pesa molto la partita "pazza" contro la Juve, finita 4-3 per i bianconeri, ma è evidente che, concretezza offensiva a parte - a proposito della quale Chivu ha detto dopo il Sassuolo "avremmo dovuto chiuderla prima" - è questo l'aspetto sul quale la squadra e lo staff tecnico dovranno lavorare maggiormente.

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