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Inter, Esposito è l'antidoto al surreale silenzio di San Siro: così Pio ha già conquistato tutti

Non è arrivato il primo gol in campionato, ma anche col Sassuolo il giovane attaccante nerazzurro è stato determinante

22 Set 2025 - 12:00

Ci sono calciatori di cui una tifoseria e uno stadio si innamorano a prima vista: l'età, l'atteggiamento, le doti, le prospettive. Il volto. Va così, sono colpi di fulmine. Pio Esposito, 20 anni compiuti a giugno, è uno di questi. San Siro, così surrealmente silente per lo sciopero della Curva Nord dell'Inter, ieri sera si è accesso e infiammato per ogni sua giocata, vivendo l'attesa di un gol che avrebbe fatto esplodere quel boato invece strozzato dalle parate di Muric. Ma Pio c'è, il resto è solo questione di tempo. Fosse entrata quella rovesciata respinta di solo e pure istinto dal portiere del Sassuolo, il cerchio si sarebbe chiuso: l'attesa, invece, perdura, almeno in campionato. Un'attesa destinata a breve vita.

Numeri alla mano, per essere corretti, l'attaccante nerazzurro vanta infatti già una tacca pesante nella casella dei gol fatti: al Mondiale per Club ha messo la sua firma sul successo contro il River. Le statistiche, aggiornate dopo la doppia titolarità dell'ultima settimana tra Champions e campionato, dicono di 5 presenze in nerazzurro, 317 minuti giocati (99 in campionato, 90 in Europa, 128 al Mondiale), una rete e un assist. Ieri sera, con un poco più di precisione, freddezza e non ultimo fortuna, si sarebbero potute aggiornare diversamente: ma, come ad Amsterdam, Esposito il suo lo ha fatto e San Siro lo ha apprezzato. Attenzione, San Siro, uno stadio che ha "ghiacciato" giocatori esperti e affermati. Il ragazzo, però, "regge bene la pressione", come ha detto Chivu. Il tempo è dalla sua parte. E i tifosi interisti pure.

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