Sucic subito grande protagonista nell'Inter: che assist per Thuram!
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"Da bambino mungevo le mucche, sono cresciuto a Bugojno e ho imparato molto sulla vita in questa città"
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Dopo la prima presenza in Serie A, Petar Sucic ha rilasciato una lunga intervista a "On Board" su DAZN parlando del suo passato e del suo presente dentro e fuori dal campo. "Sono cresciuto in un piccolo villaggio, in una cittadina, con la mia famiglia - ha raccontato il centrocampista dell'Inter -. Abbiamo una piccola fattoria, a mio padre piace allevare le mucche: ne abbiamo diverse e quando ero piccolo, quando lui andava a fare i suoi lavori in fattoria, qualche volta la mattina magari lo aiutavo a mungerle". "Mi piaceva quello stile di vita, penso di aver avuto uno stile di vita molto felice - ha aggiunto -. Stavo all'aperto tutto il giorno, ero molto felice. Avevamo anche altri animali, quella parte della mia vita non la dimenticherò mai". "Ho dei bellissimi ricordi e tante emozioni legate a questo posto, sono cresciuto a Bugojno - ha proseguito -. Ho imparato molto sulla vita in questa città. Penso che questa sia stata una parte importante della mia vita perché sono cresciuto".
Tra i tanti ricordi di Sucic c'è poi anche la prima partita in Champions League. "Pioveva tantissimo e pensavo che alla fine non si sarebbe giocato - ha raccontato -. Alla fine siamo scesi in campo, ero davvero felice e ho anche segnato uno dei migliori gol della mia vita. Una notte di cui mi ricorderò per sempre".
"Fuori dal campo non mi piace sprecare il mio tempo sui social, sono un mezzo molto valido, ma allo stesso tempo puoi anche buttarci cinque ore e a me piace più vivermi la vita reale - ha dichiarato poi il centrocampista dell'Inter parlando delle sue abitudini fuori dal rettangolo di gioco -. Siamo sempre sotto i riflettori dei media. Ho solo bisogno, dopo una partita o un allenamento, di staccare la testa e pensare a rilassarmi. Trascorrere il mio tempo con la famiglia: è questa una delle ragioni per cui non uso i social".
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"Mio fratello Luka è cresciuto in Austria e quando ha un po' di tempo tutti gli anni viene a trovarmi e giochiamo come facevamo da bambini - ha continuato -. Dobbiamo essere molto orgogliosi di noi stessi, le nostre famiglie lo sono. Quando eravamo piccoli guardavamo le partite in tv insieme, adesso giochiamo insieme nella nazionale. Per me è una storia speciale".
E proprio alla nazionale Sucic dedica un pensiero speciale. "Mi piace molto la nazionale e sono il ragazzo più felice al mondo quando entro in campo con quella maglia. Questa è stata una delle opportunità più importanti per me, mi diverto ogni volta - ha concluso -. Ero felice come non mai, l'esordio è stato un momento speciale e un'emozione speciale".