Inter, Marotta: "Su Icardi valuteremo, fiducia a Spalletti"

L'ad nerazzurro: "Le voci su Conte perché è sul mercato. La Juve vincerà ancora per tanti anni"

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Giuseppe Marotta rinvia ogni discorso relativo a Mauro Icardi a fine stagione: "Le valutazioni saranno fatte al momento giusto, per noi è un giocatore importante ma conterà anche la sua volontà". Parlando di Spalletti, l'ad dell'Inter sembra confermare l'allenatore anche per la prossima stagione: "Giusto dargli fiducia, ha creato una struttura di squadra. Le voci su Conte nascono dal fatto che è un vincente ed è sul mercato ma Spalletti ha ancora due anni di contratto".

Marotta non fa percentuali sulla permanenza di Icardi in nerazzurro: "Sono sempre difficili da fare, ha 26 anni, ha un contratto di due anni è uno dei migliori giovani e dei migliori attaccanti in circolazione. La volontà della società importanti, poi c'è anche quella del giocatore. Uno scambio con Icardi? Sottolineo solo il valore di entrambi, nonostante Paulo sia in una momentanea involuzione" ricorda Marotta a Radio 1 Rai.

Questione panchina: "Spalletti sta facendo viaggiare la squadra lungo gli obiettivi prefissati. Abbiamo gli stessi punti dello scorso anno ma siamo terzi, la Champions è alla portata e speriamo di poterla raggiungere perché è prioritaria. Giusto dargli fiducia, abbiamo lui e bisogna elogiarlo per i risultati ottenuti". E le voci su Conte? "Una conseguenza del fatto che sia libero e un allenatore vincente. Normale venga accostato a questa o quella società a seconda dei momenti, ha vinto con Juve e Chelsea dimostrando grandissime cose anche con la Nazionale".

Si passa al mercato estivo: "La volontà della famiglia Zhang è di migliorare la rosa. Stiamo trattando con Godin, che incarna esperienza e cultura vincente". Ma il gap dalla Juventus rimane pesante: "Un modello vincente, non solo per i risultati sul campo. Vincerà lo scudetto ancora per qualche anno. L'attenuante per l'Inter è che in otto anni ha cambiato tre proprietà. Non c'è ancora stabilità all'interno dell'azienda".

Infine sulla VAR: "Favorevole alla tecnologia, non è perfetta soprattutto per l'interpretazione di certe casistiche come il fallo di mano. Credo sia auspicabile avere regole più semplici e interpretabili".

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