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Mancini:"Terzo posto raggiungibile"

L'allenatore alla vigilia della sfida contro la Sampdoria: "Partita delicata. Mourinho in tribuna? Moratti può invitare chi vuole"

19 Feb 2016 - 12:04

Alla vigilia del match con la Sampdoria, Mancini fa il punto della situazione in un momento non semplice per l'Inter: "Domani sarà una partita delicata. Il ritiro è andato bene, abbiamo lavorato senza pensare ad altro. Il terzo posto è un obiettivo ancora raggiungibile, nulla è perduto". Domani a San Siro sarà presente Mourinho: "Tutti possono venire a vedere la partita, Moratti ha invitato Mourinho e Moratti può fare quello che vuole".

Sul ritiro.
"Abbiamo fatto questi giorni per stare in tranquillità e lavorare senza pensare ad altro. E' andato tutto bene".

Sulla zona Champions.

"Il terzo posto è un obiettivo ancora raggiungibile. Nulla è perduto".

Bisognava ritrovare armonia e leggerezza?

"Stare in ritiro non piace a nessuno. Tutti l'hanno accettato bene e lavorato bene, speriamo anche che ora cambi qualcosa".

Sulle scelte in attacco.

"Secondo me non cambia molto fare il 4-4-2 o il 4-3-3 con altri giocatori".

Sul calo.

"Il calcio è questo, a volte succedono cose che non ti aspetti ed entri in un trip dal quale non riesci a uscire. Non è una questione fisica o tecnico/tattica. Bisogna essere bravi ad accettare questo ed essere bravi a recuperare nonostante questo".

Sulle proteste nei confronti degli arbitri, che hanno creato un po' di problemi a livello disciplinare.
"Per questo motivo abbiamo preferito stare un po' zitti dopo Firenze, vediamo".

Su Palacio.
"E' un giocatore straordinario, per i gol e per il comportamento. Sicuramente è un esempio per tutti, peccato per l'età che passi. Ma riesce sempre a dare il massimo".

Quale critica ti ha dato più fastidio?
"Non ho letto niente, non ho idea. Ognuno è libero di scrivere ciò che vuole, so come funziona in Italia. Se vinci sei il migliore, se perdi sei il peggiore".

Non avere gente di calcio intorno è un limite?
"Non è un deficit, quando le cose vanno male si tira fuori di tutto. Basta non leggere. Non mi preoccupo".

Pagliuca ha detto che il vero Mancini è quello incazzato. Lo sei?
"Uno si può incazzare in certe situazioni, ma succede a tutti. Poi se mi capita fa notizia e potete scriverne, mi potete ringraziare".

In questi giorni quali tasti hai toccato con i giocatori?
"Tranquillità e consapevolezza, sapendo che questo è il calcio. Ci sono momenti così, in un attimo cambia tutto. Se tra 5 partite siamo terzi si parlerà al contrario. In questi momenti bisogna parlare di meno, se potessi non fare la conferenza sarebbe meglio. Inutile parlare a volte, bisogna dare il massimo per uscirne".

Domani è una partita delicata, in un momento delicato. Quando hai saputo che ci sarà in tribuna uno come Mourinho, cosa hai pensato? E' una presenza disturbante?
"Tutti possono venire a vedere la partita. Moratti ha invitato Mourinho e può fare quello che vuole. In questi momenti qua sarebbe delicato anche fare un'amichevole con la Primavera. Sarà sicuramente una partita molto delicata".

Sulla squalifica a Kondogbia e sul futuro di Nagatomo e Telles.
"Telles ha qualità, è giovane. Nagatomo ama l'Inter, poteva andare in Premier a gennaio ma ha voluto rimanere. Per quanto riguarda Kondogbia, spero che almeno gli tolgano una giornata".

Quali sono le sensazioni di Thohir dopo il ko con la Fiorentina?
"Era abbastanza tranquillo e consapevole che si possa ancora arrivare a prendere il terzo posto".

La partita con la Sampdoria potrà condizionare Eder?
"Non credo, anche se non ha ancora segnato ha sempre lavorato bene. E' un ragazzo serio, abbiamo fatto un buon acquisto".

Domani torna Felipe Melo dopo la squalifica. Come l'ha visto?
"Spero che torni a essere quello dell'inizio, quando è stato fondamentale. Quindi spero di sì".