Un titolo di campione d'inverno conquistato tra le polemiche quello dell'Inter, che chiude il girone di andata con 48 punti (terzo miglior bottino nell’era dei 3 punti dopo i 51 del 2007/08 e i 49 del 2006/07) il miglior attacco, la miglior difesa e una sola sconfitta, quella in casa contro il Sassuolo a fine settembre. La partita contro il Verona consegna a Simone Inzaghi la conferma, l'ennesima, dell'imprescindibilità di capitan Lautaro Martinez, impaziente di tornare dopo lo stop per infortunio e autore del suo 16° gol in 17 gare ma sottolinea ancora una volta il problema dell'attacco nerazzurro: la 'solitudine' del Toro e di Thuram è evidente, Arnautovic e Sanchez non danno garanzie. Un gol in due in campionato.
Vedi anche Calcio Inter, numeri da campioni d'inverno: nella storia nerazzurra Inzaghi è secondo solo a Mancini Disastrosa in tutti i sensi la partita di Arnautovic contro il Verona. L'attaccante austriaco entra in campo al posto di Thuram alla mezz'ora della ripresa e non ne fa una giusta: perde palla sul gol del pareggio dei gialloblù e si divora due occasioni. Impalpabile l'ingresso in campo di Sanchez nel finale di partita. Ma dal mercato non arriveranno aiuti a Inzaghi: a meno che il cileno, arrivato a zero, non parta verso altra destinazione ma finora ha detto no all'Arabia e vuole restare a Milano (il cartellino di Arnautovic è già stato pagato 8 milioni più due di bonus) o che non si trovi un rinforzo in prestito o a costo zero nel giro di una ventina di giorni. Il messaggio della dirigenza è chiaro: l'arrivo di Buchanan per sostituire l'infortunato Cuadrado ha chiuso le operazioni in entrata. E allora serve un cambio di marcia degli attaccanti di scorta per affrontare la seconda parte della stagione senza patemi.
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