VERSO SAMPDORIA-INTER

Inter, Inzaghi: "Non pensiamo al Real Madrid, sarebbe un errore"

Contro la Samp il tecnico nerazzurro cerca il terzo successo di fila per rimanere in vetta al campionato: "I sudamericani non li ho ancora visti, Bastoni ha avuto un problema fisico e non ci sarà"

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Dopo i successi contro Genoa e Verona e la sosta per le nazionali l'Inter di Simone Inzaghi ricomincia da Genova, dove domenica all'ora di pranzo affronterà la Sampdoria con l'obiettivo di rimanere in vetta alla classifica di Serie A a punteggio pieno: "Dobbiamo essere focalizzati su questa partita e non pensare all'esordio in Champions League col Real Madrid, è questo il principale errore da non commettere - le parole del tecnico in conferenza stampa -. I sudamericani? Non li ho ancora visti, deciderò dopo una sgambata. Abbiamo avuto un problema con Bastoni, che ha sentito un fastidio in allenamento e sicuramente non ci sarà".

Getty Images

LE PAROLE DI INZAGHI

Sui sudamericani e sui problemi di formazione

"Non li ho ancora visti, Vidal e gli argentini sono arrivati nella notte, Vecino stamattina. Parlerò con loro, faremo una sgambata e poi deciderò. Non avrò tanta abbondanza chiaramente. Ha un problemino anche Bastoni (risentimento ai flessori della coscia sinistra, ndr), che è tornato affaticato. Ieri ha provato ad allenarsi, ma ha sentito un fastidio e sicuramente non ci sarà. Lunedì poi dovrà fare degli esami più approfonditi. È un'assenza che ci condizionerà, però ho Kolarov, D'Ambrosio e Dimarco, cercherò la soluzione migliore".

Sul Real Madrid

"Sarà una sfida affascinante, che vivrò nel migliore dei modi. Ma ci penseremo da domenica sera, ora siamo concentrati solo sulla Sampdoria".

Su Sanchez

"Si è allenato a pieno regime. È indietro di condizione, ma mi ha dato tantissima disponibilità. Viene da un infortunio con una ricaduta importante. Se andrà bene la rifinitura sicuramente lo convocherò, poi vedremo quale potrà essere il suo minutaggio".

Sui rigoristi

"Calhanoglu e Lautaro calciano molto bene, all'occorrenza ci sono Correa, Dimarco, Sanchez... In tanti si fermano a calciare dopo gli allenamenti".

Sulla Samp

"Purtroppo è una partita che abbiamo preparato in pochi giorni, ma è stato così per tutti i miei colleghi. Purtroppo i calendari sono questi, io domani cercherò di mandare in campo la miglior formazione possibile".

Su Dumfries

"È un grandissimo giocatore, che però viene da un altro campionato e sta imparando la lingua. È tornato bene dalla nazionale, ieri si è allenato nel migliore dei modi e sono sicuro che diventerà un giocatore importante per l'Inter. Abbiamo sette partite in 21 giorni, sicuramente ci sarà spazio anche per lui".

Su cosa si aspetta dalla squadra

"Saranno importantissime le motivazioni, con quelle si supera la fatica e il poco tempo a disposizione per preparare le gare. Sono quelle che faranno la differenza in questo periodo così intenso".

Sugli errori da non commettere

"Il principale è quello di pensare alle partite successive. Dobbiamo essere focalizzati partita su partita. Ora non possiamo pensare al Real Madrid e all'esordio in Champions, ma dobbiamo concentrarci sulla Sampdoria che sarà una partita difficile".

Su Sensi

"Il primo giorno dopo la sosta ha svolto un lavoro leggero, poi ha lavorato molto bene. Ha superato il fastidio che lo aveva condizionato in nazionale e ha fatto quello che doveva per mettersi a disposizione come il resto della squadra per la partita con la Samp".

Sulla convivenza tra attaccanti

"In determinate partite far giocare Dzeko, Correa e Lautaro insieme potrà essere un'arma in più. Ci sono degli automatismi, è vero, ma non vedo perché, all'occorrenza, non si possa inserire un terzo attaccante o un Sanchez dietro agli attaccanti di ruolo".

Sull'accoglienza del tifo nerazzurro

"Già il giorno della presentazione i ragazzi della curva mi avevano dato il benvenuto. Poi sono venuti ad Appiano a salutare la squadra prima del ritiro ed è stato un bellissimo incontro. Il tifo nerazzurro mi ha accolto bene e mi ha fatto moltissimo piacere. Sono sempre stati vicini alla squadra, li ho ringraziati anche a Verona perché ci hanno accompagnato nella rimonta".

Su Satriano

"È un giocatore che può entrare nelle rotazioni e magari partire anche dal 1'. Ha una forza incredibile ed è molto volenteroso. È chiaro che gli altri attaccanti hanno una storia diversa alle spalle, ma lui ha già esordito col Genoa e se l'è meritato, non gliel'ho regalato. Ci sono tante partite e di volta in volta penserò a come utilizzarlo".

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