VERSO IL BIG MATCH

Inter-Juventus si infiamma: Derby d'Italia per la vetta

Conte sfida Sarri in una sfida dai molteplici risvolti: a San Siro sarà una battaglia

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Il Derby d'Italia non è mai una partita come le altre. Non può esserlo, per troppi motivi, ma mai come quest'anno Inter-Juventus è La partita per il calcio italiano. C'è in palio la vetta momentanea della Serie A, ma in ballo ci sono anche questioni di onore, di filosofia, di rivincite o rivendicazioni. "Non è la sfida Sarri contro Conte" ha dichiarato alla vigilia il tecnico bianconero, ma proprio nelle ore prima del match si è capito che non è solo una partita.

Antonio Conte sarà il protagonista assoluto della serata. Non può essere altrimenti visto il suo passato e per lui, probabilmente più che chiunque altro al momento, il risultato contro la Juventus è il più importante in questo inizio di stagione. In conferenza stampa si è presentato assatanato, spoiler di quella che sarà la sua Inter all'ingresso in campo a San Siro, o almeno di quello che è il suo auspicio. La tensione c'è, la pressione pure e le sei vittorie consecutive in campionato (su sei giocate) e l'ottima prova a metà di Barcellona in Champions League ha messo sul tavolo tutte le carte nerazzurre. L'Inter non può e non deve nascondersi e, da prima in classifica, ha una occasione ghiotta per allungare sulla rivale di sempre e dare un avviso a tutti.

Per farlo Conte si affiderà alle sue certezze, legate però al completo recupero di Lukaku in attacco. A centrocampo Sensi e Barella sono pronti a dare battaglia con pressing, incursioni e tecnica; la prova del Camp Nou a tal proposito è stata incoraggiante per quanto riguarda la risposta su un grande palcoscenico. Sugli esterni, invece, Conte dovrebbe coprirsi un po' affidandosi ai jolly Asamoah e D'Ambrosio per rispettare un certo equilibrio tattico in campo senza rinunciare al ritmo.

Dall'altra parte del rettangolo di gioco c'è la Juventus di Sarri che al match di San Siro arriva dietro in classifica, ma decisamente più rilassata - almeno all'apparenza. Sarri nel prepartita si è mostrato lucido e freddo, con le cose da fare ben chiare in mente anche se la sfida di Milano con il rischio di scivolare a -5 dai nerazzurri è forse il primo grande esame della sua stagione alla Juve. Le scelte di formazione sono condizionate dagli infortuni, ma Cuadrado e Alex Sandro hanno già dato buone risposte come terzini. In mezzo al campo confermati Matuidi e Khedira al fianco di Pjanic, mentre Ramsey sulla trequarti avrà il compito di innescare Ronaldo e Higuain galleggiando tra la linea dei centrocampisti nerazzurri e la difesa, un po' come fatto da Vidal nel secondo tempo di Barcellona in Champions.

Uno sgambetto a Conte in questo momento avrebbe doppia valenza per la Juventus: la prima per dare una soddisfazione ai propri tifosi delusi dal trasferimento del tecnico in nerazzurro con tutte le polemiche nel caso anche negli ultimi giorni; la seconda, la più importante, riguarderebbe classifica e consapevolezza. Un primato ritrovato vincendo in casa della diretta concorrente attuale sarebbe una iniezione di fiducia che forse non serve nemmeno alla rosa bianconera, ma certamente male non fa.

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