Joao Mario: "Necessari i tre punti"

"I problemi non erano solo colpa di De Boer: mi piace la mentalità di Pioli"

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Dopo i derby giocati a Lisbona, ecco quello di Milano. Joao Mario è pronto a guidare il centrocampo dell'Inter nella stracittadina milanese. Le parole del portoghese arrivano in esclusiva ai microfoni di Premium Sport: "Il derby è una gara speciale, ma soprattutto è importante per noi: abbiamo bisogno dei tre punti. Daremo tutto, combatteremo e cercheremo di salire a quota 20 punti in classifica".

Reduce dai 72' giocati nel 4-1 del Portogallo sulla Lettonia, Joao Mario ha in testa una sola cosa: far felice i tifosi nerazzurri. Senza essere schiacciati dalla pressione, che non intacca le sicurezze del portoghese campione d'Europa: "Il derby è una partita speciale, come è stata la finale contro la Francia, anche se la preparazione di questi due match è stata differente. Di sicuro è molto speciale per i nostri tifosi nerazzurri, vorrei fare un grande regalo a tutti loro. Sarà una bella partita. Pronostico? Speriamo di vincere, anche 1-0 per noi sarebbe un risultato perfetto".

"NON ERA SOLO COLPA DI DE BOER"
Da pochi mesi in Italia, il problema principale di Joao Mario non è tanto l'ambientamento nel campionato italiano, comunque molto differente da quello portoghese. Ma è la lingua: "È molto diversa da quella portoghese. Ormai capisco quasi tutto ma non è semplice parlarla, sto prendendo lezioni". Pochi mesi ma tanti scossoni, come l'addio a De Boer e l'arrivo di Pioli: "I problemi con de Boer erano problemi di tutta la squadra, in queste situazioni poi è l'allenatore che paga ma non credo proprio che fosse solo colpa sua". Non c'erano problemi tattici con il portoghese: "A me piaceva lavorare con lui, è una persona carina e mi trattava bene ma non voglio parlare di queste cose perché ormai sono passate".

"PIOLI UNA BRAVA PERSONA"
Ora c'è Pioli, Joao Mario ci ha lavorato pochissimo, ma l'impressione è positiva: "È una brava persona, ha un a buona mentalità e anche i suoi allenamenti lo sono. Per ora ha lavorato solo 4 giorni con la squadra, dobbiamo aspettare ma a me piace il suo stile e spero ci possa aiutare. Ha chiesto a ognuno di noi di dare il massimo, di giocare con la testa e con il cuore. Dobbiamo fare questo e mettere in pratica le sue idee".

"OBIETTIVO CHAMPIONS LEAGUE"
Joao Mario ci ha preso gusto in Europa, e ora vuole conquistarla con l'Inter: "Dobbiamo pensare al futuro e alle soluzioni da metter in pratica per migliorarci. Per la matematica siamo ancora in corsa per la Champions. Abbiamo una buona squadra, ottimi giocatori, dobbiamo cominciare a vincere per poter arrivare al terzo o al secondo posto. Il mio obiettivo per questa stagione? Voglio andare in Europa, qui c'è una mentalità differente, un modo di giocare diverso da quello in Portogallo, non vedo l'ora che inizi la mia carriera internazionale e sono felicissimo di essere qui e di poter giocare in un modo nuovo, con un'impostazione diversa da quella abituale. Sono felice di essere in Serie A".

"INTER SCELTA GIUSTA"
Nessun rimorso per la scelta nerazzurra, anzi: "Ho pensato molto alla scelta di venire qui e sono sicuro sia stata la scelta migliore per me perché quando ero in Portogallo volevo trovare qualcosa di diverso. Lì avevo fatto tutto quello che potevo fare: ora è il momento di essere felici e di aiutare il club a ottenere grandi risultati".

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