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Inter, Inzaghi: "Noi come la Red Bull grazie al lavoro, il destino è nelle nostre mani"

Il tecnico nerazzurro dopo la vittoria col Genoa: "Rimaniamo attenti e concentrati. Arbirti? Aiutiamoli, in Italia siamo fortunati"

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Inter, Inzaghi: "Noi come la Red Bull grazie al lavoro, il destino è nelle nostre mani" - foto 1
© Getty Images

Simone Inzaghi si gode la nona vittoria di fila alla sua trecentesima panchina in Serie A: "Chiaramente il destino è nelle nostre mani, abbiamo messo 15 punti tra noi e la Juventus in un mese, ma dobbiamo rimanere attenti e concentrati perché abbiamo davanti tante partite ravvicinate - le parole del tecnico dell'Inter a Sky -. Qualcuno ci ha paragonato alla Red Bull, ma ad agosto non lo eravamo. È stato il lavoro a portarci fin qui. Prima della sosta avremo Bologna, Atletico e Napoli e saranno molto impegnative. Devo ringraziare i ragazzi perché abbiamo fatto 12 partite in 50 giorni nel 2024 e le abbiamo vinte tutte. Ora comunque dobbiamo guardare avanti".

Il tecnico ha anche parlato delle condizioni di Frattesi: "Non si sentiva completamente a posto, è stato intellingente, ha dimostrato grande maturità. In allenamento aveva buone sensazioni, ma quando ha cominciato a scaldarsi ha preferito non rischiare. Vedremo a Bologna".

Poi si è soffermato sulla prova di Asllani: "Gli va fatto un plauso perché pur non giocando tantissimo si è rivelato preziosissimo. Ha fatto tre partite in questa settimana ed è stato bravissimo. Speriamo possano recuperare Calha e Frattesi per Bologna, perché da qui alla sosta avrò bisogno di tutti".

Con lo scudetto quasi in cassaforte l'obiettivo primario sembra essere la Champions League: "Concentrarci sull'Europa? Noi dobbiamo continuare così, lavorare come abbiamo fatto fin qui. Sappiamo quali sono gli obiettivi. In campionato mancano 33 punti e sappiamo che non dobbiamo mollare un centimetro. Le rotazioni me le dice il campo, me le dicono gli allenamenti. Penso anche ad Arnautovic e Sanchez, di cui mi hanno chiesto tanto in passato, se non fosse stato per loro non avremmo potuto fare questo 2024. Dietro tutto questo c'è il lavoro quotidiano mio, dello staff e dei giocatori, supportati da una dirigenza che ci sostiene sempre. Abbiamo vinto la Supercoppa, siamo al Mondiale per Club e ora dobbiamo continuare ad andare al massimo in campionato e dare tutto per una Champions difficilissima".

Infine un commento sul momento degli arbitri italiani: "Stasera ho fatto 300 presenze in Serie A, sono a 400 considerando tutte le competizioni. Io ne ho viste tante, ma devo dire che in Italia siamo fortunati da questo punto di vista. Noi dobbiamo sempre cercare di aiutare gli arbitri, a volte l'adrenalina non aiuta, ma dobbiamo farlo perché andando tanto all'estero dico che non ci possiamo certo lamentarci della nostra classe arbitrale. Si farà un grande passo in avanti quando non ci interesserà più chi è l'arbitro, chi il Var e ci interesserà solo andare in campo a giocare".

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