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Inter, faccia a faccia dirigenza-Inzaghi: secondo posto obbligatorio

Ad Appiano Marotta, Zanetti, Ausilio e Baccin hanno parlato al tecnico, che poi ha tenuto a rapporto la squadra: basta cali di concentrazioni per l'obiettivo più importante della stagione

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Inter, faccia a faccia dirigenza-Inzaghi: secondo posto obbligatorio - foto 1
© Getty Images

"L'obiettivo della stagione è la qualificazione in Champions". Il messaggio lanciato dall'ad dell'Inter Beppe Marotta a Simone Inzaghi e alla squadra è chiaro: basta cali di concentrazione, basta alti e bassi. Serve continuità di risultati per conquistare quel secondo posto che per la proprietà nerazzurra è obbligatorio. E fondamentale per il futuro del tecnico, cui non potrebbe bastare l'eventuale conquista della Coppa Italia e un importante cammino in Europa, oltre alla Supercoppa già vinta ai danni del Milan, per assicurarsi il terzo anno in panchina.

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Prestazioni come quella di Bologna non sono più ammesse: troppi i punti persi con squadre meno attrezzate. Dieci i punti sprecati nel 2023 nelle sfide con avversarie medio-piccole: 2-2 a Monza, 0-1 in casa contro l'Empoli, 0-0 a Marassi contro la Sampdoria e lo 0-1 di domenica al Dall'Ara appunto. Sette gli stop in 24 giornate: l'anno scorso erano state quattro in tutto il campionato, l'anno precedente (quello dello scudetto) tre. Battute d'arresto che hanno spedito l'Inter a -18 dal Napoli capolista: un divario considerato 'inaccettabile'.

Per i discorsi futuri c'è tempo: in casa Inter quello che conta al momento è il presente. Ecco allora che Marotta ha espresso parole di vicinanza alla squadra, ha speso parole di elogio e di fiducia al tecnico ("Inzaghi è un allenatore bravo, giovane e preparato. La fiducia in lui non è mai mancata") ma ha chiesto a tutti "più motivazione e concentrazione perché si possa non perdere di vista l'obiettivo di questa stagione". Oggi alla ripresa degli allenamenti ad Appiano è andato in scena un confronto tra la dirigenza al completo (Marotta, Zanetti, Ausilio e Baccin) e Inzaghi: niente di insolito, soprattutto dopo le sconfitte. Ma quella di Bologna deve portare obbligatoriamente a una svolta per non buttare al vento una stagione. E dunque sono stati ribaditi i concetti già espressi pubblicamente. A sua volta l'allenatore nerazzurro li ha trasmessi ai suoi giocatori. Compattezza e concentrazione: gli sbandamenti devono finire qui. Per chiudere bene il campionato e conquistare l'obiettivo principale.

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