"Io e Lukaku possiamo giocare insieme, non vedo il minimo problema. Futuro? Voglio fare bene fino a giugno, poi si vedrà..."
© Getty Images
Edin Dzeko suona la carica scudetto. "Accelerare, ora dobbiamo solo accelerare - ha spiegato l'attaccante dell'Inter in una lunga intervista a 360° alla La Gazzetta dello Sport -. Bisogna dare merito al Napoli per il vantaggio accumulato, ma si può sempre recuperare". "La scorsa stagione ci può essere da insegnamento - ha aggiunto -. A gennaio tutti a dire che eravamo già campioni d'Italia e anche lì, forse, ci siamo un po’ rilassati, pensando che il più fosse fatto. Ma il calcio italiano è così: non c’è una partita in cui puoi dare meno del 100%".
Ma l'Inter non è in corsa solo per lo scudetto. Nel mirino nerazzurro, infatti, ci sono ancora Supercoppa e Champions League. "Alcuni dicono che non siamo abbastanza europei - ha spiegato Edin -. Io dico semplicemente che siamo una grande squadra, davvero forte, che nella prima parte di stagione non ha espresso il suo reale valore". "In Champions siamo andati meglio e ora con il Porto, un ottimo avversario, partiamo con 50 per cento di possibilità, anche se il valore lo fissa solo il campo - ha proseguito -. Intanto, però, vogliamo subito un primo trofeo, la Supercoppa contro il Milan".
Obiettivi per cui serviranno forze fresche, fisiche e mentali. "Tanti giocatori avranno avuto più giorni di riposo del solito, anche i reduci dal Mondiale - ha precisato Dzeko in relazione all'impatto della lunga sosta invernale -. Non vedo niente di male, il corpo può quasi reagire meglio". "Più che sulla sosta, mi concentrerei però sul dopo: spero solo che l’Inter faccia meglio e non ripeta gli stessi errori fatti finora", ha aggiunto.
Considerazioni che comprendono magari anche qualche novità tecnica. Come la convivenza con Lukaku. "I grandi giocatori possono sempre giocare insieme. Non vedo il minimo problema a stare in attacco con Romelu, ma anche con tutti gli altri compagni - ha spiegato Dzeko -. In partita trovi sempre il modo di incastrarti, non ci sono limiti in partenza". "Poi in carriera ho spesso giocato con centravanti della mia stessa stazza fisica: al Wolfsburg ho fatto benissimo con Grafite, al City c’erano Negredo e Balotelli - ha aggiunto -. E alla Roma giocavo con Schick. Quindi…".
Parlando ancora dei singoli, Edin si è poi concentrato su Skriniar e sul suo futuro in nerazzurro. "E' molto, molto forte - ha spiegato -. È ovvio che sarebbe importante, in un futuro potrebbe diventare il capitano". "Noi tutti lo amiamo, ma ognuno deve fare le scelte migliori per la sua vita e su questo nessuno ha il diritto di entrarci", ha continuato.
Infine una battuta sul proprio futuro a Milano. "Mettiamola così: la mia volontà è di fare benissimo fino a giugno e il resto verrà da sé… Non aggiungo altro", ha concluso Dzeko.