Lo scorso 29 ottobre, la Curva Nord - durante Inter-Sampdoria - era venuta a conoscenza della morte di uno dei suoi storici leader, Vittorio Boiocchi, e in segno di lutto aveva scelto di abbandonare il settore, costringendo anche tutti gli altri tifosi in curva a fare lo stesso. Nel fare questo, alcuni tifosi erano stati insultati e strattonati, cosa che aveva scatenato anche la reazione del Ministro dello Sport Abodi e facendo aprire alla Questura di Milano un fascicolo conoscitivo. Ora la Curva Nord cerca di spiegare dal suo punto di vista cos'era successo quel giorno: "Per noi è stata una giornata tragica, che ci ha travolti, cogliendoci di sorpresa e lasciandoci disorientati. [...] siamo stati dipinti (ingiustamente) come dei mostri. [...] Ora però, cosa per noi importante, vorremmo ricucire lo strappo creatosi con gli interisti dello stadio che quel giorno erano in Curva. [...] In quegli attimi concitati, anche a livello comunicativo interno, sono mancati dei passaggi fondamentali e probabilmente qualcuno ha sbagliato e di questo ce ne scusiamo. [...] Chiediamo quindi a tutti coloro che si sono sentiti offesi dalle modalità di alcuni singoli, di contattarci (meglio se direttamente in riunione) per provare a chiarire questa situazione venutasi a creare" il post su Facebook.
IL COMUNICATO INTEGRALE
"Fratelli interisti - si legge -, torniamo oggi, dopo una pausa di riflessione, ad affrontare i fatti accaduti durante la partita Inter - Sampdoria del 29 ottobre scorso. Vogliamo lanciare un segnale distensivo nei confronti del popolo neroazzurro e di chi l'Inter la porta nel Cuore. Per noi è stata una giornata tragica, che ci ha travolti, cogliendoci di sorpresa e lasciandoci disorientati. Purtroppo a livello mediatico siamo stati dipinti (ingiustamente) come dei mostri. Ci siamo comunque abituati e non ci interessa. La realtà degli avvenimenti è ben altra... Ora però, cosa per noi importante, vorremmo ricucire lo strappo creatosi con gli interisti dello stadio che quel giorno erano in Curva. Non è questa la sede dove andare ad analizzare nello specifico l'accaduto. Sotto gli occhi di tutti rimane il fatto che un evento del genere abbia generato un corto-circuito interno dove non tutto è andato come avremmo voluto. Sono stati segnalati episodi spiacevoli e incontrollabili che hanno visto coinvolte persone esterne alle dinamiche della curva stessa. In quegli attimi concitati, anche a livello comunicativo interno, sono mancati dei passaggi fondamentali e probabilmente qualcuno ha sbagliato e di questo ce ne scusiamo. La Nord, in quei tragici momenti, per rispetto del dolore della famiglia, ha scelto l'abbandono della Curva mettendo in secondo piano l'evento sportivo. Una scelta più o meno condivisibile ma che è stata fraintesa nelle sue motivazioni più profonde. Vogliamo ora però andare avanti. Chiediamo quindi a tutti coloro che si sono sentiti offesi dalle modalità di alcuni singoli, di contattarci (meglio se direttamente in riunione) per provare a chiarire questa situazione venutasi a creare. La speranza è di poter avere tra di noi tutti coloro che hanno l'Inter nel cuore alla ripresa del campionato".
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