LE PAROLE

Inter, Conte: "Se non andiamo a 200 all'ora siamo una squadra normale"

Il tecnico dei nerazzurri: "Non possiamo permetterci troppi giocatori sottotono. Mercato? Non voglio più parlarne"

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Antonio Conte prova a spiegare quali sono i limiti della sua Inter dopo il pareggio di Lecce: "La nostra è una squadra che deve andare sempre a 200 all'ora - ha detto il tecnico - Non possiamo permetterci troppi giocatori sottotono, altrimenti diventiamo una squadra normale. Le occasioni oggi ci sono anche state, dovevamo però essere più determinati e cattivi. Mercato? Non ne voglio più parlare, altrimenti viene tutto strumentalizzato".

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Conte ha raccontato così quello che ha visto al Via del Mare: "Guardando le statistiche dovevamo portarla a casa e fare tre punti. Può capitare, però noi non possiamo andare a una velocità media. Dobbiamo essere al massimo, come abbiamo fatto quasi sempre nel girone d'andata. A velocità di crociera non abbiamo le qualità per vincere certe partite". 

L'ex ct ha poi analizzato le scelte del collega Liverani, che ha saputo ingabbiare l'attacco dell'Inter: "Il Lecce ha cambiato un po' sistema di gioco, è passato a 5 dietro, restando basso e occupando gli spazi. Quindi diventa ancora più difficile trovare soluzioni. Ci siamo riusciti a tratti, ma siamo stati anche imprecisi in fase realizzativa".

Infine una battuta sul mercato, a qualche giorno da quell'uscita sui 'pochi soldini' nelle interviste post-ottavi di Coppa Italia: "Ogni volta che dico qualcosa viene amplificata e strumentalizzata - ha lamentato Conte - io sono contento dei miei giocatori. Poi c'è la società che sta facendo le sue valutazioni, ma noi dobbiamo pensare a lavorare e ad andare sempre al massimo. Non mi va di entrare ulteriormente in questi discorsi. Lascio lavorare la società, decidono loro cosa fare. Io faccio l'allenatore e devo tirare fuori il massimo dai miei ragazzi".

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