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Inter brutta e vincente: ecco perché a gennaio si rimedierà

Kondogbia, Perisic e Ljajic non convincono e Icardi è in difficoltà: a gennaio la rosa sarà migliorata. Obiettivo scudetto

11 Nov 2015 - 14:55

Quando si parla dell'Inter, i commenti più ricorrenti riguardano il gioco, anzi il cosiddetto non gioco che ha prodotto finora solo vittorie con il minimo scarto di cui ben 7 per 1-0. E da più parti ci si domanda dove potrà arrivare la squadra del Mancio quando finalmente con i punti arriverà anche il "bel gioco". Ma almeno fino a gennaio quando la rosa potrà essere migliorata - con Pirlo, perché no - è abbastanza difficile prevedere un'Inter più bella , più spettacolare, e ciò a causa delle caratteristiche dei suoi giocatori.

Infatti coloro che finora eccellono sono - oltre al portiere e ai difensori centrali - i centrocampisti di sostanza, mentre, a parte Jovetic, sono al di sotto delle attese quelli che dovrebbero fare la differenza dalla metà campo in su, i vari Icardi, Perisic, Ljajic. Colpa di Mancini? Più probabilmente del mercato estivo, giudicato da tutti con benevolenza ma che ha costretto il tecnico nerazzurro ad accontentarsi delle cosiddette seconde scelte. Lui voleva Yaya Tourè, il sole attorno al quale potessero ruotare i pianeti e i satelliti nerazzurri, ma invece è arrivato il giovane, futuribile e costosissimo Kondogbia, al cui fianco avrebbe dovuto esserci Imbula, poi sostituito quasi in extremis da Felipe Melo, il cui rendimento è sicuramente apprezzabile ma che comunque non è Tourè.

Mancini voleva, fortissimamente voleva, Mohamed Salah, l’esterno ideale per il 4-3-3- ma al suo posto è arrivato Jovetic (e meno male… Visto quanti punti ha portato) . Cercava Pedro, quello del Barcellona, poi ha deviato su Perisic, fortissimo sulla carta, ma finora ancora ben lontano da uno standard accettabile. Aveva corteggiato Eder per fare coppia con Icardi, in extremis ha invece ha trovato Liajic, un talento ancora in attesa, e non da oggi, di esprimere al massimo il suo potenziale. Insomma ha dovuto accontentarsi, ed è ciò che anche i tifosi debbono fare: rassegnarsi a vincere, senza convincere. Che poi non è proprio il peggiore dei mali.

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