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GUARDIAN: KJAER NOMINATO GIOCATORE DELL'ANNO

"Sto bene, la mia famiglia sta bene e tornero' sul campo da calcio.

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"Sto bene, la mia famiglia sta bene e tornero' sul campo da calcio. Preferisco vederla come un'opportunita' positiva e rara". Cosi' Simon Kjaer, difensore del Milan, nel corso di una lunga intervista al prestigioso The Guardian. "Ho spesso pensato a come sarebbe stato passare due o tre mesi lontano dalle partite, sia per essere creativo nell'ottimizzare il mio gioco che per rendere il mio corpo piu' forte. Normalmente questo non e' mai possibile in una carriera", ha aggiunto il centrale danese. "Avrei preferito non essere infortunato ma devo accettarlo, lavorare per superarlo e uscirne con una versione piu' forte di me stesso", ha proseguito Kjaer che e' stato nominato giocatore dell'anno per il suo gesto nel salvare la vita al compagno di nazionale Christian Erksen, colto da malore durante gli Europei. Sulle emozioni attraversate nel 2021, Kjaer ha ammesso che sono state "positive, negative, abbiamo attraversato tutto. Tutte le emozioni possibili. Abbiamo avuto tutto". Sul salvataggio di Eriksen, ha ricordato: "La mia reazione e' stata impulsiva e cosi' quella di tutti. Quello che abbiamo fatto, l'abbiamo fatto come una squadra. Non sarei stato in grado di mantenere la calma se non avessi avuto qualcuno a cui appoggiarmi". "Non credo che ci si possa preparare a qualcosa di simile. So, per quanto mi riguarda, che non avrei potuto fare nulla di tutto questo senza la mia squadra al mio fianco. Alla fine della giornata tutto era solo per uno scopo ed era per Christian, per il suo benessere in quel momento e per la sua famiglia", ha detto. "Parlo molto con Christian. È stata la mia terapia. Se so che Christian sta bene, allora io sto bene e se lui sta bene, io sto bene", ha concluso.

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