Sostegno alla squadra ma pesante condanna per la passata gestione
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"Serie A o Serie B noi siamo sempre qui solo per la Juventus Fc": recita così lo striscione esposto dai tifosi bianconeri all'esterno dell'Allianz Stadium poco prima del fischio d'inizio della partita dei bianconeri contro l'Atalanta. Due giorni dopo la sentenza della Corte federale d'Appello della Figc che ha comminato alla Juve 15 punti di penalizzazione alla riapertura del processo Plusvalenze, il popolo juventuno si fa dunque sentire. E si divide. Perché se una parte si è schierata non solo a sostegno dei ragazzi di Allegri ma anche al fianco della società e dei suoi dirigenti, quelli di ieri e quelli di oggi, gli ultras hanno invece pesantemente contestato l'ex presidente Andrea Agnelli e il management che ha operato al suo fianco.
"Questa volta è peggio del 2006. In quel caso eravamo veramente incolpevoli. Oggi no. Oggi paghiamo perché questi luridi esseri della dirigenza hanno trattato la nostra Maglia come un oggetto senza anima". E' quanto si legge infatti in una presa di posizione congiunta di Drughi, Nab e Viking, tre gruppi della tifoseria organizzata della Juventus, in merito alla sentenza sul caso plusvalenze. "Una cosa - prosegue il testo - resta intatta: la placida riverenza delle nuove dirigenze, di allora come di oggi, che per ritagliarsi il loro spazio e guadagnare il più possibile accettavano la serie B, allo stesso modo in cui oggi sono pronti a far crollare le azioni per agevolare l'uscita dalla Borsa e vendere più facilmente la nostra Juve a qualche altro faccendiere".