Mattia Perin torna a parlare dopo una partita, a tre settimane da quel tampone positivo che ha dato origine, quantomeno a livello cronologico, al più vasto focolaio di Covid-19 della Serie A: "Ho ricevuto degli attacchi insignificanti - ha detto il portiere del Genoa con gli occhi lucidi - Siamo giocatori, ma siamo persone normali. Questa è una malattia subdola perché non sai dove la prendi. Mi hanno dato fastidio i soliti cliché nei nostri confronti e non mi sono ritrovato in ciò che è stato detto: ogni tanto bisogna alzare la testa e dire ciò che pensiamo. Ci siamo stufati di passare per quelli superficiali. Siamo persone come tutti, affrontiamo le cose con umiltà e dignità".
L'ex Juve, comunque, si gode il punto strappato al Verona e guarda avanti: "Questo risultato ha un solo nome, 'squadra'. Abbiamo passato un periodo difficile, alcuni, me compreso, si sono allenati poco. Però bbiamo deciso di non avere alibi e di provare a non ripetere la stagione dell'anno scorso. Dentro di noi deve nascere la voglia di sorprendere".
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