Il tecnico rimane fiducioso nonostante l'avvio complicato della Viola: "Non è l'inizio che volevamo. Il tempo del rodaggio è finito"
"Non posso essere contento dei risultati, Sono determinato e concentrato sul lavoro ed è quello che farò fino a domenica. Sappiamo l'importanza della partita. Dobbiamo avere le stesse ambizioni di 70 giorni fa ma per vedere la luce dobbiamo lavorare tanto". Così il tecnico della Fiorentina, Stefano Pioli, oggi in conferenza stampa al Viola Park in vista del derby di campionato contro il Pisa, in programma in casa dei nerazzurri domenica 28 settembre alle 15, a proposito del momento negativo che sta attraversando la squadra. "Cerco di trasferire le mie idee ai giocatori - aggiunge Pioli - Manca la fase di costruzione, la fase offensiva. Non manca tanto, abbiamo cercato di forzare un po' il lavoro ed è normale che mi aspetti dei miglioramenti in diverse situazioni".
Poi il tecnico ex Milan e Al Nassr torna sulla prima vittoria che in Serie A ancora manca: "Sto bene ma non posso essere contento dei risultati e del fatto che non abbiamo ancora vinto una partita. Sono concentrato per dare le migliori indicazioni alla squadra. Conosciamo l'importanza della prossima partita e che il nostro inizio non è quello che volevamo. 70 giorni fa eravamo qua con sogni e ambizioni e questi devono esserci ancora, (nella conferenza stampa di presentazione Pioli aveva "bacchettato" Allegri per non aver inserito la Viola nella corsa a Champions, ndr) ma serve tanto lavoro e tanto sacrificio e onestamente è ciò che sto vedendo nella squadra. Ho le mie idee e cerco di trasmetterle ai giocatori, che poi sono loro che vanno in campo. Non manca tanto secondo me, ma è la differenza che passa fra il vincere e il perdere. Abbiamo forzato un po', è normale che mi aspetto dei miglioramenti in tante situazioni".
Poi un passaggio su Moise Kean, ancora a secco di gol in campionato, e il contesto tattico in cui il bomber italiano può essere esaltato: "Kean rende meglio da solista? Io oggi alla squadra ho detto che il periodo di rodaggio è finito. Le idee e i principi di gioco oramai devono essere chiari. Poi si cerca di fare troppa differenza fra i moduli, perché non cambia molto e le idee sono chiare. Un allenatore sceglie in base alle situazioni: Moise non è un problema, può fare bene da solo e può fare bene in coppia. La priorità è manovrare meglio, di costruire di più e di salire meglio insieme. Mi aspetto di trovare soluzioni diverse rispetto a quelle viste fin qui".