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LA PRESENTAZIONE

Dzeko: "Volevo solo la Fiorentina. Posso giocare con Kean e Gudmundsson"

L'attaccante bosniaco si presenta: "Devo mettere al servizio dei più giovani e darò il mio massimo"

17 Lug 2025 - 17:53

In casa Fiorentina è il giorno della presentazione di Edin Dzeko, tornato in Italia dopo l'esperienza al Fenerbahce. "Quando il mio agente mi ha parlato della Fiorentina, ho voluto firmare subito. Non avevo altre idee per la testa - ha dichiarato l'attaccante bosniaco in conferenza stampa -. Io volevo solo tornare in un grande club e in Italia. Tutti mi parlano bene di questa città, ci sarà tempo di scoprirla assieme a mia moglie".

Su cosa si aspetta dalla Fiorentina. "Mi aspetto innanzitutto qualcosa da me stesso. Io mi devo mettere al servizio dei più giovani e darò il mio massimo per aiutare la Fiorentina a crescere, che è ciò che sta facendo negli ultimi anni".

Il primo approccio con Pioli. "Intanto mi sta facendo lavorare duro, ora sto facendo dei test per capire a che punto sono sotto l'aspetto fisico. Il mister vuole che la squadra faccia sempre la partita e sia aggressiva".

Sull'ipotesi di giocare insieme a Kean e Gudmundsson, Dzeko non ha dubbi: "Sono entrambi grandi calciatori: Moise lo scorso anno ha fatto vedere che giocatore è, mentre Albert in Italia ha già fatto molto bene. Io dico sempre che i grandi calciatori devono sempre giocare assieme. Ma la prima cosa da fare è quella di pensare alla squadra. Però sì certo, possiamo giocare insieme".

Allegri nei giorni scorsi non ha inserito la Fiorentina tra le squadre in lotta per un posto Champions. "Forse è meglio se nessuno crede che possiamo puntarci. La Fiorentina ha già fatto bene mettendosi dietro lo scorso anno Milan, Lazio e Bologna. Ovviamente spetterà al mister scegliere chi gioca, ma noi siamo umili. Sappiamo che ci sono tante squadre che vogliono vincere ma anche noi dobbiamo pensare in grande. Siamo tutti bravi ragazzi ma in campo non dobbiamo essere sempre tali...".

Sull'addio all'Inter due stagioni fa con qualche incomprensione. "Non era una polemica, era la verità. Ho pensato le cose che ho detto, non mi piace tornare indietro nel tempo. Ho fatto due anni bellissimi all'Inter e non vedo l'ora di tornare a San Siro".

L'importanza della Conference League. "Ho visto che la Fiorentina ha fatto grandi percorsi, purtroppo non ha vinto ma anche dalle sconfitte si deve imparare e si cresce. È un grande obiettivo. Cercheremo di andare avanti il più possibile anche perché giocare con squadre straniere fa crescere".

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