Il nuovo tecnico viola: "Ho parlato molto con Kean: entrambi molto soddisfatti di questo progetto"
Un anno lontano dall'Italia, adesso il ritorno alla Fiorentina, nella "sua" Firenze: squadra, città, gente a cui Stefano Pioli è rimasto profondamente legato. Un richiamo che per un uomo all'apparenza molto equilibrato ma nel suo intimo guidato da forti emozioni, ha subito fatto breccia nella mente: "Ho voglia di sfida altrimenti avrei fatto scelte diverse - ha dichiarato il tecnico viola nella conferenza di presentazione oggi al VIola Park - potevo fare una scelta molto più comoda ma non era quella che volevo in questo momento. Sono arrivato con grande energia ed entusiasmo, la cosa bella è che i mie giocatori hanno le stesse mie emozioni e ambizioni: credo che possiamo fare un ottimo lavoro. Il campionato italiano in Arabia è seguitissimo, io però volevo tornare. Ho voluto questa sfida, a parte Spalletti e Simone Inzaghi quest'anno ci sono tutti i migliori allenatori, da Conte ad Allegri fino a Gasperini, Italiano e Sarri. Penso che ci dovevo essere anche io. Se c'è una squadra e una città che mi può regalare emozioni questa è la Fiorentina, è stata una scelta facile per me. Aspettavo solo la loro chiamata. Sono stati bravi, c'è un momento giusto per tutto. Sono solo contento e orgoglioso di essere qui, so cosa mi aspetta ma non mi sono mai sentito così preparato".
Per Pioli contratto di tre anni, con l'idea di iniziare un percorso di ulteriore crescita per il club toscano: "La lunghezza del mio contratto va in questa direzione, in questi tre anni vogliamo provare ad alzare il livello, e alzare il livello significa provare a tornare in Champions e provare a vincere un trofeo. Poi è chiaro che sappiamo benissimo quanto sarà difficile. Qui abbiamo tutto per lavorare bene, sappiamo di avere una città che non vede l'ora di poter sostenere una squadra che giochi con entusiasmo, passione e qualità, che possa vincere cercando di giocare un calcio propositivo. Noi andiamo in quella direzione lì". Da qui, però, anche una battuta che sa tanto di stoccata per un... collega: "Allegri non ci ha messo tra le candidate alla qualificazione alla Champions? Questa frase l'ho scritta sulla lavagna ai miei giocatori".
Fondamentale il suo contributo anche nel trattenere Kean, facendogli sposare in toto il progetto viola: "Con Moise ho parlato in questo periodo, poi io non so quanto posso aver inciso. So che lui si trova molto bene a Firenze, è molto grato al club che lo ha sostenuto nei momenti importanti. L'ho visto molto sereno e molto volenteroso, è molto forte e credo che siamo entrambi soddisfatti".
Infine un pensiero, e non poteva non avvenire, per Davide Astori,capitano del club viola scomparso nel 2018 per un arresto cardiaco in albergo a Udine, alla vigilia della gara di campionato con l'Udinese: "Davide ha inciso tanto non in questa scelta ma nella mia vita, professionale e non. Lo sento, non ho mai smesso di sentirlo. Qui è cambiato tanto, ma quando mi ritrovo in ufficio lui c'è ed è giusto che sia qui con me". .